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A tutto Cassano: “Smettere? No, faccio ancora la differenza. Su Totti, Ancelotti e le cassanate…”

“Se sono un calciatore o ex calciatore? Io calciatore lo sarò in eterno, solo i pipponi possono dire di essere ex perché anche quando giocavano rimanevano pipponi”, firmato Antonio Cassano. Intervistato da Sky Sport, il talento barese annuncia di essere pronto a indossare nuovamente gli scarpini: “Quando e dove mi vedrete giocare? Quando non lo so, ma sicuramente voglio continuare a giocare. Ho perso 5 kg in un mese, sto bene, voglio continuare a giocare non per i soldi, a maggior ragione adesso, ma per orgoglio, per una rivincita mia personale e per dimostrare che posso ancora fare la differenza, di questo ne sono convinto al 100%. Sono integro fisicamente e voglio ancora divertirmi”.

Gioco tre, quattro volte a settimana a tennis e mi alleno al pomeriggio sempre. Voglio stare bene perché se dovessi iniziare una preparazione partirei già alla grande. La mia squadra ideale? Una che ha un’idea di gioco, con proposte e giocatori interessanti: anziché andare in una squadra che lotta per la salvezza sto meglio a casa con mia moglie e i miei figli. Vorrei avere un allenatore che punta su di me per farmi rendere al massimo”, ha aggiunto Cassan0. Cassanate? Bisogna metterle in conto, ma molto molto meno rispetto a prima perché ora ho due figli che stanno crescendo e non saprei come spiegargli un mio comportamento fuori le righe. Quello più grande mi chiede perché non son rimasto tanto anni a Madrid, gli ho risposto che ero pazzerello, poi gli spiegherò…quando saranno più grandi gli spiegherò”, ha ammesso l’ex calciatore della Roma

E proprio sui giallorossi Cassano aggiunge: “Spero che la Roma possa vincere la Champions, sarei contento. Anche se la vedo molto dura affrontare il Real Madrid o il Bayern Monaco. Uno dei miei figli, quello il grande, è tifosissimo giallorosso, il piccolo del Barcellona…dal momento che ero in tribuna all’Olimpico per Roma-Barcellona adesso tutti mi chiedono di tornare allo stadio perché porto bene, invece no, non ci torno più perché mi sono stressato quei due giorni. E’ diverso dallo stare a Genova, una città molto più tranquilla, dove ci sono meno pressioni. Totti mi ha parlato della bravura di Di Francesco. Totti sta intraprendendo la sua nuova carriera, mi ha parlato del suo futuro, anche se noi ci sentiamo sempre calciatori e mi ha confidato che gli sarebbe piaciuto continuare. Naturalmente è contento se la Roma andrà avanti a vincere”. Battuta finale su Ancelotti: “Come lo vedrei in Nazionale? Benissimo, ha fatto bene da tutte le parti del mondo, è una persona perbene, un vincente e mi farebbe piacere vederlo sulla panchina dell’Italia. Ma se posso dargli un consiglio… Carlo ha sempre allenato squadre top e giocatori top. In Italia, oggi, di campione ce ne è uno solo, ed è Buffon che però sta per smettere…”, ha concluso Cassano.