Fiorentina, Cutrone: “Al Milan dico grazie. Ora rispondo sul campo”
Prima delle parole ha voluto far parlare il campo. Pronti, partenza, via: prima da titolare e primo gol. Gasperini e l'Atalanta si sono trovati nel momento sbagliato al posto sbagliato. Patrick Cutrone, invece, spera di trovarsi in quello giusto. Sorridente, come sempre da quando è atterrato a Peretola. Aveva voglia di tornare dopo i sei mesi al Wolverhampton, dopo aver lasciato qualcosa in sospeso con il Milan: "Che però ringrazio, perché ha avuto fiducia in me – ha spiegato nella conferenza stampa di presentazione – ogni giorno è buono per crescere. Come uomo e calciatore. Ora devo rispondere sul campo, il luogo migliore per farlo. Ieri è stata un'emozione incredibile, spero di continuare così".
Maglia viola, numero 63 sulla spalle: "Come la data di nascita di mio padre. Ieri era in tribuna, il bacio era per lui che mi sopporta sempe". Una pazza corsa sotto la tribuna dopo il gol. Spera di farne tante altre: "Come Batistuta, che ho visto su YouTube. Ma anche Gilardino era un grande. Il paragone con Inzaghi? Beh, qualche golletto lo ha fatto (ride n.d.r). Io però devo restare umile e lavorare".
"Ho subito detto sì"
E' arrivato da qualche giorno, ma sembrano passati anni: "E' importante sapersi inserire in un nuovo spogliatoio. Ho giocato poco, ma ho imparato tanto. Anche una nuova cultura, una nuova lingua. In molti non ci pensano, ma anche solo dagli allenamenti si esce più grandi". Commisso, intanto se lo gode: "Ce lo ha mandato il Signore – ha esultato dopo la vittoria sull'Atalanta – ma ci ho messo anche tanti soldi", ha detto ridendo: "E' una bellissima persona – ha ribadito Patrick – genuina. Sono felice che abbia puntato su di me, spero di poterlo ripagare".
Nessun obiettivo: "Penso partita per partita. Voglio migliorarmi in tutto, quello sì. Darò il massimo per riuscirci". A Firenze già lo chiamano bomber: "Cercherò di farmi chiamare così più spesso", ha scherzato. Il prossimo ostacolo si chiama Napoli, dove ritrova Gattuso: "Lo ringrazio per aver avuto fiducia in me. Poi ha fatto altre scelte, bisogna accetarlo. Al San Paolo sarà dura, ma lavorando da squadra possiamo arrivare ai tre punti. La Fiorentina è un grande club, ho subito detto di sì".
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"Iachini bravo allenatore"
A Firenze non ha trovato Montella, che lo aveva lanciato al Milan ma che è stato esonerato: "Però sono contento di poter lavorare con Iachini. Punta tanto sui giovani, è un bravo allenatore". Accanto a sè avrà Chiesa: "Le sue doti le conoscono tutte. In U21 abbiamo giocato bene e ci conosciamo. Ma non dimentichiamoci di Vlahovic e Boateng. Ci sono anche loro". Oltre a Ribery, che continua il recupero dall'infortunio: "E' un campione, ha vinto tantissimo nella sua carriera. L'ho conosciuto dopo la partita di ieri e sono felice. Non vedo l'ora di poter giocare insieme a lui".
Higuain, Andrè Silva, Piatek e non solo. Al Milan non è mai stata la prima scelta. A Firenze le cose sembrano essere diverse: "Ma la concorrenza fa bene – ha concluso – ho giocato con grandi attaccanti, da cui ho imparato molto. Non mi adeguo, non mi piace farlo. Il posto me lo devo sudare, sempre".