Provaci ancora, David: al via la Premier League e subito derby personale per Moyes
Premier League. Basterebbero due parole per rivelare l’essenza del calcio. Quello vero, quello originale: il football. Il campionato più bello del mondo; nonché la competizione più ricca e degli acquisti folli, ma anche delle sorprese e delle favole, Leicester docet. L’attesa è finita, domani il via: ad aprire le danze proprio le ‘Foxes’ di Ranieri alle 13:30 contro l’Hull City, ma non solo.
Un occhio di riguardo anche al match delle 18:30: si scrive Manchester City – Sunderland, si legge derby personale per il nuovo manager dei Black Cats, David Moyes. Lui, arrivato al Sunderland non più di qualche settimana fa ‘per colpa’ di quella Football Association, rea di aver ‘scippato’ con colpevole ritardo alla squadra di Borini e Mannone Big Sam Allardyce per il dopo Hodgson in Nazionale. Lui, dal dente avvelenato, avvelenatissimo col Manchester Utd: “Lo Utd mi ha trattato ingiustamente”, ha dichiarato nella sua conferenza stampa di presentazione al Sunderland.
Ai Red Devils un contratto di 6 anni ed un esonero arrivato appena 10 mesi dopo la firma. Accolto come ‘The Chosen One’, il prescelto e salutato, o meglio, allontanato al contrario come ‘The Wrong One’, quello sbagliato, con tanto di aereo privato affittato dai tifosi per esporre uno striscione polemico nei suoi confronti: un’eredità troppo pesante probabilmente, quella di Sir Alex, per la prima esperienza in una grande squadra, seppur in seguito a ben 9 stagioni sulla panchina dell’Everton. Eppure, l’esperienza a Manchester non fu interamente da accantonare. Sicuro di se stesso poi lo è sempre stato, Moyes, e forse anche un pizzico spavaldo: “Lavorare allo Utd mi ha fatto capire cosa significa stare al top: il mio livello è quello”.
Ora la possibilità di far ricredere gli scettici e di riavvicinarsi a quel ‘top’, anche dopo la non indimenticabile esperienza alla Real Sociedad conclusasi nello scorso novembre, magari già a partire da domani contro gli ormai ex cugini del Manchester City di Guardiola. Una vittoria così, all’esordio, non sarebbe affatto male: un’impresa, una montagna da scalare. E allora provaci ancora, David: non è un film tratto dall’opera teatrale di Woody Allen dove Allan, il protagonista, tenta in tutti modi di ricominciare una nuova vita sentimentale, ma è la sfida personale di David Moyes, intento a ricomporre la propria carriera da allenatore. Magari spiato in gran segreto proprio da chi siede attualmente sulla panchina dell’Old Trafford, perché no. E chissà che possa dopotutto rivelarsi la stagione delle rivincite anche per lui: in fondo, dal campionato più bello del mondo è lecito aspettarsi di tutto, soprattutto delle sorprese. Ora sì, possiamo dirlo liberamente: finalmente l’attesa è finita, bentornata Premier League.
Alberto Trovamala