750 km di passione, la batosta dell’Olimpico e la fermata a Firenze con le lacrime agli occhi: “Qui per Astori”. Il viaggio del Milan club Milanistra
750 chilometri di passione. Dalle spiagge della piccola Umago all’Olimpico. Dall’Istria a Roma. Sciarpe, bandiere e striscioni. Due pulmini e qualcuno anche in aereo. Tante ore di viaggio e un cuore grandissimo. Il Milan club Milanistra, l’unico ufficiale in tutta la Croazia, ha sognato insieme ai ragazzi di Gattuso. Ma non si è fermato qui: “Siamo partiti con l’idea di vedere la partita, di arrivare il prima possibile in città e di fare un giro per la Capitale”. A raccontarcelo è Michele, il Presidente del Fan Club. Nella vita lavora in un Casinò e la domenica segue la sua squadra del cuore: “La mattina dopo la partita eravamo stanchissimi, ma abbiamo deciso di fermarci a Firenze prima di tornare a casa”. Occhiaie e un viaggio lunghissimo da fare: “Ma volevamo passare dal Franchi e accendere una candela in onore di Astori”. E allora una foto ricordo davanti al Colosseo e di nuovo sui pulmini: “Siamo andati subito allo stadio e siamo rimasti senza parole” Confessa Michele. Troppo bello il “muro del pianto” per rimanerne indifferenti. Migliaia di sciarpe, stendardi, bandiere e altri cimeli a testimoniare l’amore di una città per il suo Capitano: “Avevamo tutti gli occhi lucidi. Poi la Fiorentina ci ha fatto entrare con molta gentilezza. Abbiamo scattato delle foto, sia dentro che fuori”.
Tutti con la maglia del Fan Club addosso. La scritta Milan e lo stemma in bella mostra. Non il massimo se la indossi a 50 metri dal bar Marisa, vero e proprio punto di ritrovo della tifoseria viola: “Prima di risalire sui pulmini si sono avvicinati dei ragazzi – racconta Michele – ci hanno chiesto chi fossimo, cosa volessimo. Abbiamo risposto, ci hanno abbracciato e per poco non scoppiavano a piangere”. Emozioni, brividi che ti corrono sulla schiena. Come quel maledetto 4 marzo, quando Davide non si è più svegliato: “C’era il derby e stavamo andando a Milano. Ad un certo punto un ragazzo mi chiede se avessi letto su internet cosa stava succedendo. ‘E’ morto Astori ad Udine” Mi dice. Non volevamo crederci, come può succedere ad uno sportivo così controllato?”. Ore di apprensione e di dubbi. Arrivare a San Siro o tornare indietro, questo il dilemma: “Poi, quando eravamo a 30 chilometri dallo stadio, arriva la conferma del rinvio della partita”. Nervosismo per tutti i soldi spesi? “Macchè, eravamo tutti totalmente d’accordo con questa decisione. Io ho un figlio di un anno, altri idem. L’idea che lui abbia lasciato una figlia così piccola ci sconvolge”.
Alcuni ragazzi del club vorrebbero andare allo store ufficiale davanti alla tribuna. Troppa la voglia di comprare La Tredici di Davide per i figli piccoli. C’è troppa gente però, perché nel frattempo Benassi e Biraghi stanno firmando gli autografi e ci sono molti tifosi. Allora di nuovo in macchina e tutti al Piazzale Michelangelo: “Per me è la vista più bella d’Italia – continua Michele – lì ho fatto la proposta di matrimonio alla donna che poi diventerà mia moglie. Sono stato a Firenze per la prima volta con la scuola. Una città pulita, gente accogliente e tanta storia. Una delle più belle che abbia mai visto”.
“Michele, sei un mito” Lo ringraziano così i suoi compagni di viaggio. Per le emozioni del saluto ad Astori, per la visita di una città bellissima. Quello che ci voleva per dimenticare la delusione di Roma: “Anche se noi guardiamo sempre oltre il risultato. Ci basta stare in gruppo, insieme agli amici. E il tifo è stato un qualcosa di incredibile”. 240 gli iscritti al Milan Club Milanistra. Un Bar nel centro di Umago come punto di ritrovo. Una passione, quella di Michele, nata grazie a papà e a…Rui Costa: “Un giocatore straordinario e unico. Andare a Lisbona e farmi una foto con lui il mio sogno”. Milan e non solo nella vita di Michele. In un modo o in un altro la Fiorentina torna sempre. E, all’ultima di campionato, ci sarà proprio Milan-Fiorentina. 90’ intensi, che potrebbero risultare decisivi in ottica Europa League: “Sì, ci stiamo organizzando. L’idea sarebbe quella di andare sia a Bergamo che a San Siro, ma bisogna sistemare ancora qualche cosa”. Il Milan Club Milanista, intanto, il suo messaggio l’ha già lasciato. “Oltre il risultato”, oltre ogni rivalità. Milan-Fiorentina, un pensiero all’Europa e molti altri a Davide Astori