Un esordio chiamato a gran voce in Romania: "Razvan deve giocare", "Ha vent'anni ma merita di esordire", dicono di lui. Lui chi? Razvan Marin, classe 1996. E Cristoph Daum, ct della Romania, ha ascoltato le voci che volevano la maglia da titolare per il figlio di Petre, ex terzino, tra le altre, della Steaua Bucarest.
Razvan invece gioca a centrocampo, nel Viitorul, e come gioca! Finalmente titolare, maglia numero 14 sulle spalle e prima presenza con la Romania. Destro e sinistro, grinta, giocate di qualità per aiutare Daum e i compagni. Ed esattamente 12 minuti per trovare il primo gol in Nazionale. Da fuori area, con un gran destro, per indirizzare ancor di più la partita contro l'Armenia: momentaneo 0-4 alla fine del primo tempo, con i padroni di casa in uno in meno dal terzo minuto. Partita in ghiaccio, gol all'esordio e gioia esplosa immediatamente per Marin.
Contento in campo, tranquillo fuori. Passa il tempo libero giocando alla Play Station coi compagni. Gioco preferito? Fifa, naturalmente, e di sè all'interno del gioco ha detto in un'intervista alla federazione rumena: "Mi hanno dato 67 di valutazione? Poco male, vorrà dire che me lo merito, Però io faccio sempre il massimo per essere sempre il migliore".
Testa sulle spalle ma consapevolezza delle proprie qualità. Importanti, e pronte ad esplodere, con gli occhi di mezza Europa addosso. Gol come questo (vedi sopra) sono 'vecchi': settembre 2015, eurogol su punizione. In un anno Marin è migliorato? Decisamente sì: ora anche la Nazionale, e il Viitorul, in attesa del mercato, gongola già.