Ceferin propone: “Fuorigioco e Var, tolleranza di 10-20 cm”
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Data: 04/12/2019 -

Ceferin propone: “Fuorigioco e Var, tolleranza di 10-20 cm”

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l Video Assistant Referee non riesce ancora a convincere tutti, nemmeno il presidente della UEFA. Aleksander Ceferin, infatti, si è reso protagonista di un’intervista dai toni polemici contro il VAR: “Ormai se hai un naso lungo sei in fuorigioco. Le linee poi vengono disegnate dagli addetti alla tecnologia, e questa è una cosa leggermente soggettiva” ha affermato lo sloveno al Daily Mail. “Vogliamo proporre una tolleranza di 10-20 centimetri per il fuorigioco, ne discuteremo con la divisione arbitrale. Non ho mai amato il VAR, oggi i guardalinee non alzano nemmeno più la bandierina. Aspettano, aspettano… e i giocatori non possono nemmeno più festeggiare, perché devono attendere la decisione del VAR”.

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Il fallo di mano, poi, nessuno riesce a spiegarlo” ha proseguito il presidente UEFA. “Non si capisce cosa sia intenzionale e cosa no, l’arbitro non è mica uno psichiatra. Non può sapere se uno l’abbia fatto apposta o meno. Due settimane fa abbiamo incontrato i più grandi allenatori a Nyon: Klopp, Guardiola, Allegri, Ancelotti, Zidane… e c’era anche il capo degli arbitri Rosetti. Lui ha mostrato un fallo di mano chiedendo a tutti cosa ne pensassero. Secondo la metà era fallo, secondo l’altra no. Credo che questo spieghi tutto, la regola è un bel casino. Gli arbitri fanno errori, sbagliano proprio come i calciatori. Ma con la tecnologia nessuno sa chi sta decidendo. Se non fischi un fuorigioco di un centimetro va bene, perché in quel caso non ci sarebbe nessun vantaggio”.

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Ripeto che non amo molto il VAR, ma se dicessimo che non vogliamo più usarlo verremmo uccisi. Dobbiamo utilizzarlo agli Europei, altrimenti in caso di errore si lamenterebbero tutti” ha continuato Ceferin, commentando poi l’eliminazione della ‘sua’ Slovenia proprio dalle qualificazioni ad Euro 2020: “C’era un fallo di mano evidente che l’arbitro non ha visto. Ero allo stadio ed ero furioso, la gente mi guardava come a dire ‘non sei nessuno se non hai influenza’. Altri gridavano offendendo la UEFA, ma ci sono abituato. Però penso che ogni cosa negativa abbia un lato positivo: ora sanno tutti che non ho alcuna interferenza sui match”.

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