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Roma-Strootman, le motivazioni per l’accoglimento del ricorso

E’ stato ufficialmente accolto il ricorso della Roma contro la squalifica inflitta a Kevin Strootman. L’olandese era stato fermato per due turni dal Giudice Sportivo per la simulazione che causò la squalifica dalla panchina di Danilo Cataldi nel corso del derby, subito dopo il gol del vantaggio giallorosso. Spalletti, che in conferenza stampa si era detto contrariato, può quindi sorridere per aver recuperato il proprio centrocampista.

Ma qual è il motivo per cui Strootman è stato “perdonato”? Per il regolamento la simulazione, per essere definita tale, deve essere chiara. Dunque non deve esserci contatto, cosa che, seppur in maniera leggerissima, c’è stata tra Cataldi e Strootman in occasione del derby. La discussione portata avanti dalla Roma questa mattina è stata improntata proprio su quest’aspetto. C’è stato però un punto che ha infastidito i giallorossi: nel corso dell’udienza dinanzi alla Corte d’Appello, infatti, la procura è stata invitata a controdedurre la tesi difensiva portata avanti dalla Roma, cosa irrituale. Alla fine, però, per l’interpretazione del concetto di simulazione come previsto dal regolamento, il ricorso della società giallorossa è stato accolto con Strootman che potrà quindi essere regolarmente disponibile per le gare contro Milan e Juventus.