Perisic stoppa il “Volare” sempre più Su(so) del Milan: lo spagnolo illumina, l’Inter reagisce e recupera
“Penso che un sogno così non ritorni mai più”. E’ partita tutta da qui, la serata del Milan e del protagonista del 165° derby della Madonnina. Uno striscione esposto dalla curva rossonera per ringraziare Berlusconi per i 30 anni di presidenza e successi rivelatosi (quasi) perfetto anche per Suso, pronto a pregustarsi un primo derby disputato da protagonista rovinato, nel finale, dal gol di Perisic, a regalare a Pioli un debutto tutto sommato positivo alla sua prima panchina nerazzurra.
Un “Volare” alla Modugno interrottosi sul più bello, ma fino ad un certo punto. Perchè se i tre punti avrebbero portato lo spagnolo e i rossoneri in paradiso, l’ascesa della squadra di Montella e del suo numero 8 continua. Prime reti a San Siro in carriera per chi, in estate e post rientro dal positivo prestito al Genoa, avrebbe potuto lasciare il Milan: “Lo vuole il Celta”, si diceva. 10 milioni sul piatto e il “No, grazie” di Montella, che dopo averne testato qualità e adattabilità al proprio modulo ha deciso di puntare, fortemente, su di lui.
Pedina insostituibile, ormai, e a dimostrarlo è stata anche la serata di oggi. Prima la tipica giocata con il rientro e il tiro a giro di sinistro, poi il raddoppio con il destro, piede “debole” ma mai tanto forte come stasera. Due candeline da spegnere per un compleanno (quasi) perfetto festeggiato ieri e oggi, con una doppietta al derby che non si può davvero mai scordare: bramata, desiderata e ottenuta, in una delle sere più belle, solo avvicinatasi alla perfezione grazie ad un’Inter mai capace di mollare. Tra il siluro di Candreva, miglior biglietto da visita per smentire ogni voce su un futuro complicato dalle scorie del passato con Pioli in maglia Lazio, e la zampata di Perisic: riacciuffando un Milan che va sempre più Su(so) in classifica, agganciando la Roma al secondo posto. In un derby-torta dolce per 91 minuti, per lo spagnolo e i rossoneri, dal retrogusto leggermente amaro nel finale.