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Data: 08/10/2017 -

"Nostalgia Champions...". Milan, weekend amarcord in Sardegna: Dida, Ba, Seedorf e Simic di nuovo insieme

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Qualche capello in meno, barbetta imbiancata dal tempo, ma il sorriso è lo stesso del lontano 2003. Nella magica notte dell'OldTrafford Ibrahim Ba, Clarence Seedorf, Nelson Dida e Dario Simic alzavano la Coppa dei Campioni al cielo, guidati da Carlo Ancelotti, al primo trionfo internazionale. Quattordici anni dopo il campo di gioco si è ristretto notevolmente, come la palla, diventata gialla e piccola, ma lo spettacolo è comunque garantito. Ibrahim fa da arbitro, Clarence Dario e Nelson si sfidando con altre stelle del passato, come Vierchowood e Pancaro: amarcord Milan. Gli ex si sono riuniti al Forte Village di Santa Margherita di Pula, per l'Amway Tennis Challenge, iniziativa di Fondazione Milan dedicata alle zone colpite dal terremoto nel Centro Italia.

Il gigante Dida a primo impatto incute un certo timore, ma poi accoglie tutti con un sorriso: "Quando torno? Presto! Ho fatto il corso Uefa B per fare l'allenatore e adesso farò anche quello Uefa A. Diciamo che un po' di esperienza ce l'ho". Tuttavia quando si parla di Ancelotti il volto dell'ex numero uno dei rossoneri cambia espressione: "Mi dispiace tantissimo per il suo esonero, lui è un grande del calcio mondiale. Purtroppo è la dura legge dei risultati e quando la squadra non va l'allenatore è sempre il primo colpevole". Nelson ritrova il sorriso quando si parla di Donnarumma: "Ha un grande potenziale e l'età è dalla sua parte. Se riesce a concentrarsi sul campo può ripercorrere la carriera di Buffon, che resta il numero uno". Un gruppetto di giovani fan lo aspetta, tra autografi e selfie ci sarà da lavorare...

Poco dopo arriva Ba, barbetta grigia, ma simpatia immutata. Questo Milan in cerca di identità ricorda un po' quello di Ibou del '96, con una piccola differenza: quel Milan era imbottito di stelle. "Ma arrivammo decimi in campionato: c'erano stati tanti cambi. Un po' come hanno fatto i rossoneri quest'anno, con dodici giocatori nuovi: ci vorrà tempo perché diventi una squadra. Ma lasciamoli lavorare, aver speso tanto è un investimento per il futuro". Ibrahim superstar, tutti lo riconoscono, lui non si nega, ed è democratico: chiacchiere e strette di mano per tutti. Dario Simic è il più serio del gruppo: in effetti è dispiaciuto... Quando si parla di Milan ha un solo pensiero: "Mi piacerebbe vedere Paolo Maldini in società: lui è il Milan. Se si parla di senso di appartenenza e serietà Paolo è il numero uno per i rossoneri, come lo era suo padre. Il Milan ha bisogno di gente come lui".

Le partite vanno avanti, gli ex "diavoli" si incitano tra di loro e non mancano sfottò: clima da derby. In effetti era la domanda principale da porre a Clarence Seedorf, che, come Simic, ha indossato sia la maglia del Milan che quella dell'Inter. Ventuno titoli in carriera, quattro Champions, Clarence non vuole cambiare abitudini. In campo ha "rischiato" di perdere un set ed è molto arrabbiato: sarà per questo che non si è concesso? L'eleganza ,tuttavia, è sempre la stessa: "perdonatemi ragazzi, ma preferisco dedicarmi a loro...". Una stretta di mano, un sorriso e spazio ai piccoli tifosi: lezione di stile. Giusto così "professore".

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