“Benvenuti all’inferno”. E’ questa la scritta che capeggia nel tunnel dello storico e infuocato stadio Marakana di Belgrado. E se è vero che le partite di solito iniziano ancor prima di entrare in campo, il Marakana ne è l’esempio pratico. Walking to the hell, o più semplicemente “passeggiata verso l’inferno”. Un inferno che porta dritto in campo, verso la terribile Curva degli Eroi. Tremano gli spogliatoi. Trema il tunnel di ingresso. Trema il prato verde. Tutto questo è il Marakana. un vero incubo per ogni avversario. Anche il più forte.
Quest'anno, però, qualcosa sembra essere cambiato. I numeri del campionato e della Champions League sembrano viaggiare su due binari diversi. Lo storico e infuocato stadio, infatti, in Europa sembra non far paura a nessuno. Andiamo con ordine: in SuperLiga Serba, la Stella Rossa è in testa alla classifica con 43 punti su 48 disponibili. In casa la squadra di Milojevic ha totalizzato 7 vittorie in altrettante partite, subendo solo 4 reti. Della serie: “lasciate ogni speranza voi che entrate”.
In Champions League, invece, la storia è totalmente opposta. Il Marakana, da fortino inespugnabile, si è trasformato in terra di conquista: 11 reti subite in 3 partite, quasi 4 ogni 90’ minuti. Sei soltanto ieri sera contro il Bayern Monaco. La Stella Rossa, al momento è al terzo posto con 3 punti in classifica, posizione che consentirebbe ai serbi l'accesso all'Europa League. Per la squadra di Milojevic, sarà fondamentale però l'ultimo turno in Grecia contro l'Olympiakos.
Numeri impietosi, per uno stadio che in occasione di ogni singola partita della sua Crvena zvezda promette... fuoco e fiamme: il concetto si può intendere anche letteralmente. Un inferno che, per le avversarie di Champions League, di questi tempi, si è trasformato decisamente in paradiso.