‘Caro calciomercato ti scrivo…’ – Alberto Grassi, talento e sfortuna
Tommaso ha 12 anni, frequenta la II media, tifa Sampdoria ed ha una grande passione: il calciomercato. Ci ha scritto una lettera condividendo con noi i suoi sogni, in parte realizzati partecipando ad una puntata di “Calciomercato – L’originale” su Sky. Da grande vorrebbe fare il giornalista, “perché sa tutto di calcio” (assicura lui!). Per questo, per la sua passione e la sua voglia, abbiamo deciso di dedicargli questo spazio. Per farci vedere il calciomercato ed i suoi protagonisti con gli occhi puri di un bambino di 12 anni. “Caro calciomercato, ti scrivo…”: la sua (nostra) nuova rubrica.
Alberto Grassi è un calciatore del Napoli ma fino a poco tempo fa giocava nell’Atalanta, è nato il 7 marzo 1995 e prima di tutto gli faccio gli auguri perché tra meno di un mese sarà il suo compleanno. Ho deciso di iniziare la mia rubrica con lui perché appena arrivato a Napoli, durante il suo primo allenamento, si è fatto male al ginocchio.
Mi è dispiaciuto molto perché chissà la voglia che aveva di iniziare a giocare in una squadra importante come il Napoli, ma sono felice per lui che sia partito per amore del calcio, anche se non sarà stato facile lasciare amici e famiglia. Penso che i primi tempi per lui saranno un po’ difficili, ma con l’aiuto di Manolo Gabbiadini, la super tifoseria del Napoli e mister Sarri che crede nei giovani, riuscirà ad integrarsi bene nella squadra.
Grassi è un giocatore che fa bene i cross, difende e attacca senza sosta, l’unica cosa in cui dovrebbe migliorare è avere più fiducia nel suo tiro, infatti col Milan ha messo in pericolo Donnarumma con un’ottima conclusione.
Io lo paragonerei a Claudio Marchisio visto che sono due centrocampisti forti che hanno voglia di vincere e hanno quasi lo stesso numero di maglia, Grassi 88 e Marchisio 8.
Mi piace pensare che secondo me i suoi genitori saranno orgogliosissimi di lui, hanno avuto fiducia a lasciarlo andare e non se ne pentiranno sicuramente.
Caro Alberto ti faccio i miei auguri per il tuo ginocchio e ti saluto con affetto,
Tommaso