Vanoli-Conte tra segreti e specchi: quando Paolo era collaboratore di Antonio
La sfida tra Vanoli e Conte richiama il tempo in cui l’attuale allenatore del Torino era nello staff di Antonio
Torino Napoli è senza dubbio una delle partite più interessanti del weekend di Serie A. Il motivo? Di sicuro quando scende in campo la capolista del campionato molti, se non tutti, gli occhi sono su su di lei. La possibilità di allungare momentaneamente sulle inseguitrici da una parte e la voglia di tornare alla vittoria che manca dal 25 ottobre per i granata dall’altra. Sarà interessante anche un altro aspetto, però: lo scontro tra Vanoli e Conte, con il primo che in carriera ha fatto parte dello staff del secondo.
Un flashback: quando Vanoli lavorava con Conte
La sfida tra Torino e Napoli, valida per la quattordicesima giornata di Serie A, avrà per iniziare un grande tema: il rispetto. Nella conferenza stampa di presentazione del match l’allenatore del Torino ha infatti definito quello del Napoli con termine: fuoriclasse. Parola che sa di ammirazione per chi osserva un uomo dall’esterno. Non è questo però il caso: Paolo (Vanoli) e Antonio (Conte) sono legati da una grande amicizia frutto di un periodo in cui hanno lavorato insieme.
Dobbiamo tornare al 2017, nell’estate dopo la stagione in cui Conte vinse la Premier League con il Chelsea. L’ex Totthenam ha bisogno di un collaboratore in più nel proprio staff e la scelta ricade proprio su di lui, su Paolo Vanoli. L’ex Venezia approdò quindi a Londra dopo un periodo alla guida delle nazionali giovanili. Da quel momento Vanoli-Conte è un binomio in cui l’uno lavora per l’altro, e i risultati si vedono.
I due vinsero uno scudetto al secondo anno con l’Inter nel 2021. Quando Antonio venne chiamato al Totthenam, Paolo, poi, decise di iniziare la carriera di allenatore in prima persona, non dimenticando però qualche segreto dell’ex Juventus. Oltre al 3-5-2 e alle questioni tattiche, la cura minuziosa di ogni dettaglio è quello che più ritroviamo in Vanoli che ci fa venire in mente Conte. Nel match delle 15 si ritroveranno per la prima volta da avversari e capiremo chi avrà studiato di più l’altro per sorprenderlo.