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Under 21, la Roma nel cuore e la boxe come ispirazione. Parla Biraschi: “Sono un lottatore, do tutto per la maglia che indosso”

Davide Biraschi sta vivendo un sogno dal quale non vuole svegliarsi. Il momento migliore della sua carriera vissuto in poche settimane e soprattutto con un minimo comun denominatore: Roma, città e squadra. Prima l’addio del capitano Francesco Totti vissuto dentro il campo e poi il ritiro della Nazionale U21 che sta vivendo proprio tra le mura di Trigoria. La metà del suo cuore, diviso tra il professionista serio e fedele al Genoa e il ragazzo di Spinaceto, tifoso giallorosso fin dalla nascita. “Per me giocare da titolare l’ultima partita di Totti è stata un’emozione straordinaria. Siamo una famiglia di romanisti, con papà e i miei otto fratelli. Io stesso sono tifoso, lo sanno tutti e come tutti i bambini sono cresciuto con il mito di Totti fin da quando ero piccolo”.

Totti appunto, con il quale ha incrociato i tacchetti due domeniche fa. Un sogno realizzato ammette Davide: Avevo quasi le lacrime agli occhi quando è entrato il capitano (lo chiama proprio così, ndr). Dovevo battere la rimessa laterale e non ho resistito. Ho appoggiato il pallone a terra e mi sono messo ad applaudire pure io. Poi a fine gara gli ho dato una pacca, ovviamente lui era preso da mille altre cose, ma è stato emozionante anche solo toccarlo. Poi sono rimasto a bordo campo a vedere il grande saluto che gli ha tributato lo stadio”.

Cuore ma anche professionalità, quella mostrata durante i 90’ contro i giallorossi. Sempre aggressivo come un pugile, la sua grande passione: “Amo questa disciplina e in campo questa passione cerco di applicarla, nei limiti delle regole ovviamente, anche al calcio. È come se in campo avessi sempre una sfida 1 contro 1 da vincere e il gioco di Juric aiuta questa mia indole di combattente”. Ecco, una propensione alla battaglia, messa per un attimo da parte nell’unico contrasto di gioco avuto con Totti. Un tackle non si nega a nessuno, aveva detto alla vigilia, ma per il capitano si doveva fare un’eccezione: “È vero, durante la partita c’è stata l’occasione e sono andato in contrasto. Ecco, non ho messo proprio tutta la forza. Ho avuto quasi un flash, mi è passata davanti tutta la sua carriera. Diciamo che non gli potevo far male all’ultima partita, non poteva uscire zoppicando (ammette ridendo, ndr). Poi è chiaro che quando scendo in campo il tifo rimane fuori dal rettangolo verde e non guardo in faccio a nessuno e gioco per la mia squadra”.

Il Genoa, che grazie anche al suo apporto si è salvato alla penultima giornata: “Ho iniziato a giocare in un momento difficile della stagione, quando non me lo sarei mai aspettato. C’era bisogno di fare assolutamente punti per salvarci e mi sono fatto trovare pronto quando mister Juric mi ha chiamato in causa. Lo ringrazio per avermi dato fiducia, ma anche per avermi dato una base atletica che mi ha permesso di giocare 4 partite intere consecutive dopo un’annata nella quale non ero stato praticamente mai utilizzato”. Prestazioni importanti che gli sono valse la chiamata di Di Biagio. Visto il forfait di Romagnoli questa sapremo se farà parte dei 23 che partiranno per la Polonia, ma far parte di quella lista diventa ogni ora più una certezza che una speranza: È un sogno ed un orgoglio vestire la maglia della Nazionale. Se guardo indietro a dove stavo lo scorso anno e dove sono oggi ancora non ci credo. La Serie B con l’Avellino, poi il Genoa e adesso l’azzurro. Non lo posso considerare un punto d’arrivo ovviamente ma sicuramente è uno di quei sogni che fai fin da quando sei piccolo. Quando hai questa maglia addosso non ti ferma nessuno, lotti e dai tutto per questi colori. È davvero un onore rappresentare il proprio Paese”.

Questa estate c’è l’Europeo U21 in Polonia e l’Italia parte come una delle favorite della competizione. Lo dicono gli addetti ai lavori, ma gli stessi giocatori ne sono consci: “Siamo un gruppo ricco di giocatori di Serie A, la rosa è davvero molto competitiva. Senza girarci attorno, siamo molto molto forti e possiamo ambire a fare bene”.