Una domenica da Bruccini: segna, sogna con il suo Cosenza e… perde il traghetto!
Una domenica da ‘Bruce’. Alias Mirko Bruccini, centrocampista del Cosenza. Segnare un gol incredibile sul campo del Catania: fatto. “Voluto?! Certo che sì! Anche i miei compagni me l’hanno chiesto. E’ stato studiato, ragionato, pensato. Alla base c’è un segreto ma non posso svelarlo”. Misterioso. Perdere un traghetto e rimanere a piedi sullo stretto: fatto. “Incredibile, incredibile”. Mirko ce lo racconta, in esclusiva. “Stavamo rientrando a Cosenza, da Catania. Aspettiamo il traghetto e io che faccio? Entro un secondo dentro il bar che c’è lì, per andare in bagno. Esco sereno. A un certo punto un camionista della zona mi ferma e mi dice ‘guarda che se ne sono andati eh! Il pullman del Cosenza è già salito e partito’ io non ci volevo credere”. Ergo: ‘Bruce’ (o ‘Brucio’) da un parte, la squadra in pullman dall’altra dello stretto. “Quando li ho raggiunti c’è stato un applauso generale, a casa mia moglie si è fatta quattro risate”. Quelle che non si fa quando Mirko si diletta ai fornelli. “Mi piace molto cucinare, se posso la aiuto. Vengo dall’alberghiero quindi se non avessi sfondato nel mondo del calcio, probabilmente avrei fatto lo chef”. Quantità e qualità ia tavola ma soprattutto in mezzo al campo. ‘Bruce’ goleador, nonostante non sia attaccante. “Non ho mai fatto più di 6 gol in carriera, esserlo già adesso è tanta roba”. Fame, con la maglia del Cosenza addosso. “Dopo una ‘falsa’ partenza piena di sconfitte e difficoltà adesso ci siamo ripresi e vogliamo restare lì in alto il più possibile, lottare per salire”. Sia mai che arrivi un altro tatuaggio.“Sono un fanatico. Il braccio destro è completo, con un religioso. A sinistra ho un Old School. Poi la mia data di nascita (’86) sulla caviglia, un altro tatuaggio per quando abbiamo vinto il campionato a Spezia…”. L’importante è non perdere altri traghetti. Mirko se la ride, tutt’ora incredulo. E poi fa due calcoli: “Aspetta, non dobbiamo più tornarci in Sicilia non è vero? Le abbiamo fatte tutte le trasferte? Trapani, Siracusa, Akragas…. meno male, non c’è pericolo”. Anzi no. “Sicula!”. Bene, “Semplice, non scenderò dal pullman”. Per puntare dritto al sogno Serie B.