#Totti40 – Francesco e i suoi fratelli…del gol senza età: da Cedric Barbosa a Pizarro, gli over 36 che sanno segnare ancora
Duecentocinquan… Totti. Nuovo traguardo e altra firma dopo quella contro la Sampdoria alla terza giornata per il capitano giallorosso. A segno per la ventitreesima stagione consecutiva, davanti a lui sul trono dei marcatori in Serie A solo Silvio Piola a 274 reti. Il tutto due giorni prima di compiere 40 anni. Un traguardo eccezionale se si pensa al livello del campionato di Serie A ma il numero 10 della Roma – che è anche il più anziano marcatore nella storia della UCL – non è però il primo dei “vecchietti” in attività capaci di segnare ancora con le loro squadre. Se si considerano le prime due serie dei principali campionati di tutto il mondo a partire dall’inizio del 2016, il primato è tutto di Cedric Barbosa, ala sinistra dell’Évian. Nato a marzo 1976, ha segnato il suo ultimo gol su rigore (decidendo il match contro il Le Havre) ad aprile, a 40 anni già compiuti e quando la sua squadra giocava ancora in Ligue 2. Barbosa, che ha ancora voglia di giocare, non ha lasciato l’Évian dopo la retrocessione ed oggi continua a vestire la sua maglia nel Championnat National francese.
Tornando in Italia, la lista dei “bomber maturi” si allunga; dopo Totti, c’è Sergio Pellissier, in gol in Coppa Italia contro la Virtus Entella ad agosto a 37 anni. Come lui anche il compagno nel Chievo Gennaro Sardo, che ad aprile contro il Frosinone ha segnato il 3-0 a quasi 37 anni. Allo scadere dei 36 anni doppietta decisiva per Massimo Maccarone (settembre 1976) nella gara di Coppa Italia contro il Vicenza ad agosto, mentre una settimana prima del suo 37° compleanno anche Franco Brienza – ora al Bari – si era regalato la rete con il suo Bologna contro l’Inter. Un altro italiano che ha gioito in MLS superata quota 37 è Andrea Pirlo, in gol contro Philadelphia. Come? Su punizione, ovviamente. Nella stessa gara a segno anche Frank Lampard, 38 anni e 12 gol nel 2016 con i NYC FC; uno di questi è arrivato contro il Montreal di Didier Drogba, suo ex compagno al Chelsea e autore di 11 gol da aprile. A 38 anni compiuti. Più giovane di due anni ma più in forma che mai anche Robbie Keane: per lui doppietta nell’ultimo weekend con i Los Angeles Galaxy nella sconfitta con i Sounders FC, nona e decima rete dell’anno per il capitano dell’Irlanda all’ultimo Europeo in Francia.
Trentasei anni anche per un altro eterno protagonista: il Feyenoord non si ferma più, Dirk Kuyt nemmeno; già tre reti in sette giornate per lui e tutta la voglia di tornare alla media di quasi due gol a partita dell’annata scorsa. In Germania chi non vede l’ora di tornare a segnare è Claudio Pizarro. 38 anni tra una settimana, nel 2016 ha messo la firma in 13 gare con il suo Werder Brema. Benjamin Nivet (capitano del Troyes, 39 anni) ha già segnato due gol decisivi per la sua squadra in Ligue 2; Ricardo Carvalho a giugno ha salutato il Monaco ma non il mondo del calcio: a 38 anni la voglia di giocare (e segnare come a maggio contro il Lione) c’è ancora. L’ex Bayern Anatoliy Tymoshchuk a 37 anni è tornato al gol in Kazakistan contro l’Aktobe dopo quasi quattro anni. Zoltan Gera (1979) ha già segnato nel campionato ungherese e nel secondo turno in Champions League con il suo Ferencváros, Eidur Gudjohnsen – settembre 1978 – aveva invece segnato nella gara tra il suo Molde e il Lilleström prima dell’esperienza ad Euro 2016 con l’Islanda; poi è volato in India, dove come molti altri potrà continuare a segnare lontano dall’Europa.
Così hanno fatto anche l’ex Hellas Rafa Marquez e El Loco Abreu. Il primo a febbraio ha compiuto 37 anni e un mese dopo ha segnato con l’Atlas, il secondo (trentanovenne) ha lasciato il Nacional dopo aver segnato tre rigori per una nuova esperienza ad El Salvador. Difensori, centrocampisti o attaccanti, 20 giocatori incapaci di perdere il vizio del gol. E se il record di Kazuyoshi Miura – che non si ferma nemmeno a 49 anni – sembra irraggiungibile, a tutti gli altri non resta che continuare a divertirsi… e a segnare.