Tianjin, Cannavaro: “Kalinic? Vedremo, in Cina il mercato è aperto tutto febbraio”
Da eroe di Berlino a terrore delle squadre italiane. Fabio Cannavaro vorrebbe continuare a fare shopping in serie A per il suo Tianjin Quanjian, nonostante la chiusura del mercato italiano. In Cina si continua fino a fine febbraio e qualche squadra potrebbe trovarsi privata di qualche giocatore, senza poterlo degnamente sostituire:
“Io terrore dei club italiani? Ma se non ho preso nemmeno un giocatore qui” – dichiara Cannavaro nel corso di un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport –“E poi al massimo posso essere Babbo Natale. Porto sorrisi per tutti. Witsel? Non ho preso soltanto giocatori la cui prima domanda non sia stata: “Quanto prenderò?“. Certo, i soldi sono importanti ma per me contano le motivazioni, la voglia di scommettere su se stessi. Axel sarà il mio giocatore “box to box”. Kalinic? Lui è la mia prima scelta per il 4-3-3 che ho in mente. Ma qualcosa non ha funzionato, perché al momento in cui tutto sembrava a posto alcuni mediatori hanno cambiato atteggiamento e pretese. Ancora possiamo prendere un altro straniero. In Cina il mercato è aperto per tutto il mese di febbraio. Vedremo”.
I “top player” si propongono: “Di colpo ho cominciato a ricevere telefonate di agenti di top player, che nemmeno io avrei potuto immaginare. Quale fosse il reale motivo poi non sta a me dirlo: quando sono stato interessato ho portato avanti in prima persona i colloqui proprio per conoscere le motivazioni dei giocatori. Diego Costa ha giocato al rialzo con il Chelsea? Io questo non posso dirlo. Mi piace invece sottolineare il diverso approccio di Pato che si è messo a disposizione del gruppo. Avrebbe potuto accettare proposte ancora più vantaggiose in Cina. Invece è con noi, con Witsel e con gli altri perché crede nel lavoro che stiamo preparando”.
Livello della Chinese Super League? “Buono. A livello asiatico il migliore a giudicare dai risultati in Champions. Stanno migliorando la fruibilità e oggi il calcio in Cina ha più spettatori che in Italia. E poi stanno scommettendo sui tecnici europei. Marcello Lippi sta riorganizzando la nazionale, e quest’anno in Super League mi confronterò anche con Eriksson, Villas Boas, Scolari. Avreste mai immaginato fino a poco tempo fa Inter e Milan di proprietà cinese? Ho guardato una cartina europea con le partecipazione nei pacchetti azionari in club professionistici: impressionante. Loro non fanno proclami ma agiscono”.
Sul derby d’Italia: “I bianconeri sono ancora più forti. Vincono da parecchi anni. Ma Suning sta facendo sul serio e ha capito l’importanza di un’anima italiana nel gruppo. Sul mercato di gennaio hanno agito molto bene. Pioli sta facendo il resto e stanno mettendo le basi per un futuro ambizioso. Juve imbattibile? In Italia credo di sì, per l’Europa sarà diverso. Me lo auguro, ma forse in mezzo qualcosa manca. Negli ultimi anni hanno perso giocatori importantissimi come Pirlo, Vidal, Pogba. Gente davvero difficile da sostituire. In effetti Witsel avrebbe fatto molto comodo a loro. Con Khedira avrebbe costituito una coppia perfetta capace di coprire, ma anche concludere l’azione”.
Chiusura d’intervista con un accenno a Real Madrid-Napoli, altra partita da doppio ex: “Per il Napoli, la partita del Bernabeu è un esame di maturità. Lo spessore internazionale del Real non si discute, però la squadra di Sarri avrà l’occasione di confrontarsi e di testare un sistema di gioco comunque interessante. Gli azzurri sono in crescita e sono curioso di vedere come riusciranno a giocarla”.