Inter, Conte: “Volevamo ipotecare la Champions: Eriksen? Si sta sciogliendo”
Miglior difesa del campionato, migliore attacco dalla ripresa: l’Inter c’è e lo ha dimostrato ancora con la netta vittoria sulla Spal: “Per noi era importante dare un segnale di continuità, di convinzione, di voglia”, ha dichiarato Antonio Conte ai microfoni di Dazn al termine della gara.
Una vittoria che lancia nuovamente i nerazzurri a meno 6 dal primo posto, ma l’allenatore dell’Inter frena: “Queste sono partite che sulla carta possono sembrare scontate, però di facile non c'è niente e infatti la Spal si è dimostrata ostica finché è rimasta in partita. Noi siamo stati bravi perché abbiamo voluto metterci la voglia di ipotecare il posto Champions con cinque giornate di anticipo, avvicinare chi sta davanti che però è ancora molto lontano".
Dopo due panchine consecutive è stato il momento di Eriksen: “Christian sta lavorando, sta cercando di entrare in determinati meccanismi- ha raccontato Conte – Vuole entrare in un campionato italiano molto più tattico rispetto a quello inglese. Ha qualità, sta cercando di migliorare. Sta alzando anche la sua aggressività. Oggi ha fatto bene come tutti, sono contento, deve continuare a lavorare così".
"Erksen un po' timido"
“Eriksen timido? Sono d'accordo. E' un ragazzo timido che si sta ambientando in un nuovo calcio. Non puoi non volergli bene, non è arrivato con presunzione. Deve però capire che la timidezza va bene ma pian piano deve cercare di sciogliersi, sarà una questione di tempo e di adattamento al nostro calcio, nel capire determinate situazioni. Ma è a posto, non crea problemi, vuole fare qualcosa di importante".
Su Sanchez: “Alexis è un giocatore che abbiamo voluto fortemente. Ha delle caratteristiche importanti, veniva da stagioni non buone ma sapevamo chi andavamo a prendere. Siamo riusciti a prenderlo con certe condizioni, peccato si sia fatto male. Ora sta bene, poi per il futuro è giusto parlarne con la società. Però è un calciatore completamente ritrovato, ha voglia di giocare, fame. Sono contento per lui perché ha sofferto tanto e ora è un'arma in più", ha concluso Conte.
