Sonny Wu presentato da alcuni partner d’affari. Bacci: “Ha intuizioni geniali”. Niccolai: “Grande carisma”
Sonny Wu e Steven Zheng. Questi nomi circolano da diversi giorni: sono loro i probabili acquirenti del Milan. Per sapere qualcosa di più dei due imprenditori cinesi, in particolare di Wu, La Gazzetta dello Sport si è rivolta a Emiliano Niccolai e Alfredo Bacci, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Share’NGo: il fondo di cui Sonny Wu è direttore possiede il 20% del gruppo.
Sia Niccolai che Bacci, quindi, hanno più volte avuto a che fare con Wu. Niccolai racconta un aneddoto curioso: “Un giorno Wu mi ha chiesto se mi piacesse il calcio, ma ovviamente non ho immaginato dove volesse arrivare. Poi io ho sempre giocato a pallacanestro. Però posso dire che Sonny Wu è una persona con estrema visione e carisma, vede molto avanti, ha un’aura importante”.
Alfredo Bacci presenta così l’uomo da’affari cinese: “È maledettamente intelligente, molto molto quotato alla Borsa di Hong Kong. E’ rampante è un buon aggettivo. Dorme pochissimo, lavora tantissimo. Soprattutto, ha intuizioni geniali: si vede che sa dove vuole andare. È simpatico, fa battute ma non è spaccone. La notizia del Milan mi ha sorpreso. Mi ha fatto ripensare a una cena di febbraio di un anno fa. Parlavamo della possibilità di costruire l’auto che va da sé e improvvisamente mi ha chiesto: ‘Ma quanto costa il Milan?’. Non ne avevo idea”.
Bacci assicura sul punto relativo alle disponibilità economiche: “Io penso sia ricco abbastanza per i rossoneri. La ricchezza sta anche in quello che amministri e vi assicuro che GSR è composta da gente eccellente. Wu di sicuro ha rapporti con le più grandi aziende costruttrici di auto”.
Difficile capire perché Wu ha puntato proprio il calcio: “Generalmente la sua attività è legata alle startup e recentemente ha puntato forte nelle batterie al litio di altissima tecnologia. Poi certo, fa business portando tecnologie europee in Cina per sfruttarle in un mercato molto più grande. Penso che un brand così forte possa favorire la loro immagine. Può essere un modo di rappresentare la loro cordata in Italia e in Europa”.