Venezia, Soncin: “Chiamato a sorpresa in prima squadra. Ringrazio Zanetti”
Le parole di Andrea Soncin da nuovo allenatore del Venezia, prima dell’esordio su una panchina di A contro la Juventus
Non sarà un esordio semplice per Andrea Soncin quello sulla panchina del Venezia, che segnerà anche il suo esordio da allenatore su una panchina di Serie A dopo l’esonero di Paolo Zanetti. La formazione lagunare farà visita alla Juventus, all’Allianz Stadium di Torino.
C’è curiosità su quest’allenatore, ancora sconosciuto ai più, cresciuto nel nuovo ruolo proprio al Venezia, come assistente tecnico, allenatore dell’Under 17 e in ultimo della Primavera nell’annata appena conclusa, dove la squadra è arrivata sesta a 42 punti (raccolti in 24 partite) e per pochissimo non ha centrato la zona play-off del campionato.
Soncin-Venezia, comincia la storia
Come si può riproavere a riprendere una stagione difficile e che sta per culminare col risultato peggiore possibile? “Con il lavoro, con l’entusiasmo, io e il mio gruppo di lavoro ne abbiamo tanto di entusiasmo. Ringrazio tutto il club per l’opportunità che mi sta dando, è davvero importante, seppure sia arrivata in un momento molto delicato. Le cose però nel calcio, fin quando ci sono le possibilità, possono succedere”, ha esordito Soncin.
“Ho trovato un gruppo responsabile. Quando capita qualcosa come quella che è successa a Zanetti, i giocatori devono capire che sono i principali responsabili e credo che questa consapevolezza ci sia. Ringrazio anche Paolo, se sono qua è anche grazie a lui: ci conoscevamo già perché abbiamo giocato assieme e in questi due anni mi ha dato tantissimo. In questi due giorni c’è un atteggiamento propositivo, credo questa sia la cosa migliore fra tutte”.
“Chiamato a sorpresa in prima squadra. Bisogna ritrovare fiducia”
Esordio difficile con la Juventus: “La conosciamo tutti. Senza fiducia e coraggio però non dovremmo nemmeno entrare in campo, solo lavorando sui nostri principi i ragazzi possono ritrovare in campo ciò che fanno in allenamento. Stiamo cercando di spingerli per andare forte, è l’unico modo per contrastare l’avversario, se ti fermi a pensare alla Juventus hanno talmente tanti punti di forza che è difficile arginarli tutti. Sicuramente quando mi hanno chiamato sono stato sorpreso, anche per le tempistiche“.
“Ci sono responsabilità grosse perché quando ci sono contestazioni da parte dei tifosi spesso sono legittime e le responsabilità vanno prese. Bisogna ritrovare fiducia ed entusiasmo perché la possibilità di arrivare al traguardo ci sono ancora“, ha chiuso il nuovo allenatore arancioneroverde.