Da Bakayoko a Shomurodov, in Serie A è lunga la lista degli esuberi
Sono tanti i giocatori che nel nostro campionato sono in cerca di riscatto dopo una prima parte di stagione non all’altezza delle aspettative. Spesso la soluzione è cambiare aria. Maleh è stato il primo, scopriamo gli altri…
C’è chi ha deluso, chi sente il bisogno di rimettersi in gioco, chi ha trovato poco spazio e cerca un’occasione per ripartire. Acquisti che non hanno reso come ci si aspettava, scommesse perse, spesso con gli infortuni a frenarne rendimento e continuità. Oggi tutti questi giocatori sono sul mercato. Esuberi. Da ieri si è entrati nel vivo e – tra sliding doors e trattative – in tanti potrebbero trovare una soluzione per rilanciarsi. Il primo della lista è stato Maleh, appena sette presenze da inizio anno, che ha scelto Lecce per tornare a giocare. A Firenze, nel 4-3-3 di Italiano, era chiuso da Barak, Mangradora e Duncan. In sintesi: serviva cambiare aria ed è stato accontentato.
Se Maleh è stato il primo nella lista dei delusi a trovare una sistemazione, i numeri uno dell’elenco – inteso come ruolo in campo – sono senza dubbio Pierluigi Gollini e Luis Maximiano. Storie simili le loro. Entrambi infatti erano arrivati in Serie A convinti e sicuri di vivere una stagione da titolari, almeno in campionato. Invece finora si sono dovuti quasi sempre sedere in panchina a guardare. Questione di scelte, destino e gerarchie. Il portoghese della Lazio è stato espulso all’esordio in A contro il Bologna e da lì in poi non ha più giocato. Neanche un minuto, né in campionato né in Europa League. Bocciato. Complice l’exploit di Provedel e un’affidabilità maggiore che l’ex portiere dello Spezia sembra garantire. Discorso diverso invece per Gollini, almeno in partenza. In arrivo dal Tottenham, aveva giocato le prime tre di campionato, subendo due gol – con qualche incertezza – alla prima con la Cremonese, per poi subirne zero nelle due gare successive contro Empoli e Napoli. Italiano però gli ha preferito sempre Terracciano. Gli errori commessi in Conference sul campo del Basaksehir non l’hanno aiutato. Le partite giocate fin qui tra campionato e coppa sono 8, così come i gol subiti. L’obiettivo per il nuovo anno sarà trovare continuità. Chissà se a Firenze o altrove.
In difesa invece sono tanti gli scontenti. Restando sempre in casa Fiorentina uno che ha trovato meno spazio di quanto ci si aspettava è Venuti, sette panchine nelle ultime dieci prima della sosta e un errore decisivo al 95’ contro l’Inter, che ha spianato la strada al 3-4 di Mkhitaryan. Rimandato. Vedremo se nel 2023 riuscirà a ritrovare spazio. Chi invece sicuramente non potrà provarci – o perlomeno sicuramente non a Roma – è Rick Karsdorp. L’olandese ha ripreso ad allenarsi con la squadra ma il suo destino sembra chiaro. Bisognerà trovare una soluzione che accontenti tutti: i giallorossi vorrebbero cederlo a titolo definitivo, lui chiede solo di giocare. Andrà cercato un punto di incontro. Ma non è nulla di nuovo, è storia nota quella dell’imminente addio. Separazione che potrebbe cambiare il destino di Vina, che potrebbe restare per riempire quel buco lasciato proprio da Karsdorp. A sinistra il portoghese è chiuso da Zalewski e Spinazzola, ma a destra potrebbe avere una chance. C’è poi chi ha già cambiato: Alex Ferrari, difensore che alla Samp non stava trovando spazio, ha scelto la Cremonese per ripartire. Nell’elenco dei delusi ci sono infine anche Rugani, chiuso da Bremer, Gatti e Bonucci alla Juve, Luca Ranieri, che a Firenze non sta trovando spazio e Marrone, solo tre presenze per lui a Monza da inizio anno.
A centrocampo c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Il leader dei giocatori non utilizzati è però sicuramente Tiémoué Bakayoko: in molti non si ricorderanno neanche che gioca ancora al Milan. Pioli non l’ha mai schierato, né dal primo minuto né a partita in corso. Zero presenze, come se fosse invisibile. Il centrocampista è in prestito dal Chelsea e con ogni probabilità a giugno tornerà alla base. Resta da capire se finirà la stagione in rossonero o cercherà spazio altrove. Si aggiungono poi alla lista anche Marcos Antonio, Demme, Gagliardini, Zurkowski, Adli e Barberis. Giocatori diversi tra loro, con situazioni diverse. Marcos Antonio e Adli sono appena arrivati e hanno bisogno di tempo. Il brasiliano della Lazio ne ha giocate otto in campionato, inserendosi però un centrocampo già rodato come quello biancoceleste. Stesso discorso per il trequartista francese, chiuso da Brahim Diaz e Ketelaere. La speranza è quella di trovare più spazio con l’anno nuovo. Il futuro potrà essere dalla sua. Per gli altri un trasferimento, magari in prestito con diritto di riscatto, può invece essere una soluzione. Demme nel centrocampo del Napoli non ha posto e l’idea migliore sembra essere quella di dover cambiare aria. Ci sta pensando la Salernitana, vedremo se si concretizzerà. Il nodo è lo stipendio: il tedesco infatti guadagna tre milioni a stagione e non è facile trattare con De Laurentis. Poi ci sono Barberis e Zurkowski, nove presenze in due. Sette il primo e appena due il secondo. Necessario invertire la rotta, magari già a partire da gennaio.
Anche in attacco i nomi sono tanti. In questo caso non si parla solo di giocatori che hanno visto poco il campo, ma anche di calciatori che hanno trovato poco la via del gol. L’obiettivo però è sempre lo stesso, tornare a farlo con continuità. E alcune volte la soluzione può essere cambiare maglia. Da Shomurodov a Boga, Bonazzoli e Nestorovski. Storie diverse ma destini comuni. O almeno possibili in ottica futura. L’attaccante uzbeko della Roma è chiuso da Belotti e Abraham, poteva andare via già in estate e forse gennaio può essere l’occasione giusta per ritrovare gol, minuti e sorrisi. Finora 8 presenze tra campionato ed Europa League, con un gol segnato in coppa nella sconfitta sul campo del Ludogorets. Valigia in mano. Le proposte non mancano di certo. Boga invece un anno fa veniva pagato 22 milioni dall’Atalanta e oggi è primo sulla lista dei partenti. Sei partite, zero gol. Numeri che raccontano un momento di forma. Cambiare – magari in prestito – potrebbe farlo tornare il Jeremie che a Sassuolo incantava l’Italia e stregava Gasperini. Per ora la scommessa è persa, ma la partita non è finita. Anche Federico Bonazzoli è sul mercato: a Salerno è in continuo ballottaggio con Piatek e Dia e per rilanciarsi lo cercano sia la Cremonese che lo Spezia. Occasione che potrebbe aprire nuovi scenari. Possibilità che potrebbe verificarsi anche per giocatori come Nestorovski, chiuso in attacco a Udine, o Tsadjout che non sta trovando spazio nella Cremonese di Alvini. Ipotesi prestito anche per Lazetic del Milan, che sta segnando molto tra primavera e Serbia U19, ma che in Serie A fatica ancora a trovare minuti e continuità. Una sola presenza finora con i grandi. Comprensibile. Vista anche la carta d’identità: 19 anni tra venti giorni. L’obiettivo è però sbloccarsi e raddrizzare una stagione iniziata con il piede sbagliato. Questo il punto che li accomuna tutti.