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Scuffet: “Lazio stai attenta, vogliamo stupire. Qui ho ritrovato la felicità” 

Il portiere classe 1996 oggi è il numero uno del Cluj e il prossimo 16 febbraio affronterà la Lazio nei playoff di Conference League 

 

 

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A Meret, in particolare, lo lega un ricordo di quelli che ti strappano un sorriso quando ti guardi indietro e ci ripensi. Uno lo sparapalloni, in un campetto sperduto della Donatello, società satellite dell’Udinese, e un gara continua tra due giovani numero uno. Ci siamo conosciuti li, passavamo giornate ad allenarci insieme . Poi siamo passati entrambi all’Udinese e abbiamo fatto fatto tutta la trafila delle giovanili. Ci siamo sentiti l’altro giorno subito dopo i sorteggi, c’è un ottimo rapporto. Spero di affrontarlo in futuro, magari dopo aver battuto la Lazio”. 

 

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Oggi Simone ha ritrovato sicurezze, lontano dalle pressioni e dalle aspettative che si erano create in Italia dal momento del suo esordio in poi. “Sono state scritte tante cose sbagliate, non vere. Come quella dell’Atletico Madrid. Poi uno prova anche a smentire o chiarire la situazione, ma ormai la gente ha un’idea ed è difficile cambiarla. Io penso di essere stato trattato in un modo diverso dagli altri. Già quando avevo 18 anni c’era la pretesa che non sbagliassi mai, come fossi un fenomeno che non poteva fare errori. Invece ne ho fatti, ma credo faccia parte di un percorso. Credo che tutto il contesto non mi abbia aiutato, lo vedevo anche quando andavano fatte delle scelte. Ma non sono qui a cercare alibi. Sull’Italia ti dico che seguo e guardo il campionato, ma so che ogni cosa che verrà in futuro passerà dalle mie prestazioni qui. Sto benissimo e non vedo l’ora di poter aiutare la squadra”. Idee chiare e voglia di stupire, deviando in corner etichette e pregiudizi. Simone è pronto a bloccare, in presa sicura, le paure e ripartire dal Cluj. Magari già a partire da febbraio, quando tornerà in Italia per la prima volta da avversario.