Sciopero dei benzinai: quando, quanto dura e come fare per il rifornimento
Quello che serve sapere sullo sciopero dei benzinai che comincia oggi in tutta Italia: quando si svolge, quanto dura, come fare per il rifornimento
Dalle ore 19:00 di martedì 24 gennaio scatterà uno sciopero dei benzinai di tutta Italia per quanto riguarda la rete ordinaria, mentre dopo 3 ore, alle 22:00, è cominciato quello relativo alle autostrade.
Una decisione che, come richiamano le organizzazioni sindacali Faib, Fegica e Figisc-Anisa, è dipesa dal fatto che “il governo, invece di aprire al confronto sui veri problemi del settore, continua a parlare di ‘trasparenza‘ e ‘zone d’ombra‘ per nascondere le proprie responsabilità e inquinare il dibattito, lasciando intendere colpe di speculazioni dei benzinai che semplicemente non esistono”. Il riferimento è nello specifico al Decreto trasparenza, che obbliga gli esercenti a esporre il prezzo medio regionale accanto a quello effettivamente praticato.
Sciopero dei benzinai: quanto dura e come fare per il rifornimento
Ma quanto durerà lo sciopero? E come fare per il rifornimento mentre questo è in corso? Lo sciopero dei benzinai avrà la durata di 48 ore, e quindi si interromperà solamente nella serata del 26 gennaio. A rimanere attivi saranno, secondo le stime, circa il 30 per cento dei distributori del territorio nazionale, quelli che fanno capo alle altre due sigle sindacali di settore, le quali non prenderanno parte allo sciopero. Non solo, perché non chiuderanno nemmeno gli impianti gestiti direttamente dalle compagnie petrolifere.
Intanto il Codacons ha annunciato l’intenzione di presentare un esposto alla magistratura contro la serrata, facendo riferimento alla fattispecie di “interruzione di pubblico servizio”. L’associazione fa sapere che “sospendere in modo totale il servizio per 48 ore, sulla rete urbana e sulle autostrade, sia per la modalità servito che per il self-service, rappresenta una decisione gravissima, che va oltre uno sciopero di categoria e creerà enormi e ingiustificati danni al Paese e ai cittadini“.