Sanremo, tra musica e pallone. Chiara Dello Iacovo: “Festival passato troppo in fretta, non vedo l’ora di esordire con la Nazionale Cantanti”
Sessantaseiesima edizione del Festival di Sanremo, il giorno dopo. A gioco ormai fermo, spazio a tutte le emozioni di una delle settimane più attese dell’anno, quella del Festival della Canzone Italiana. “Settimana che non capisco come possa essere già passata, sono state giornate intensissime ma si sono dileguate in un attimo. Divertita? Un sacco”. A parlare a Gianlucadimarzio.com è Chiara Dello Iacovo, giovanissima in gara a Sanremo con ‘Introverso’ tra le Nuove Proposte (seconda classificata), dal sorriso stampato sempre in faccia. “Se è stato tutto come mi aspettavo? Meglio, non avevo la più pallida idea di cosa mi potesse attendere, non sapevo di questo contorno febbricitante, ma è stato tutto davvero bellissimo”. A cominciare da “Andy, dei Bluvertigo– Andrea Fumagalli, seconda voce della band di Morgan in gara tra i Big – che quando ci siamo incontrati la prima volta al bar dell’Ariston, alle tre del pomeriggio, la prima cosa che mi ha chiesto è se volevo un drink, siamo partiti col piede giusto – scherza Chiara – Se ho accettato? No, era troppo presto e poi preferisco la birra o il vino”.
Emozioni, attimi che resteranno a lungo impressi nella mente. Come quello della sfida sul palco dell’Ariston con la rivale-amica Cecile. “Momento sicuramente brutto, ma allo stesso tempo anche molto dolce. Avendo legato subito con lei è stato quasi uno ‘scontro’ fraterno, non c’era competizione: ovvio che sarebbe dispiaciuto ad entrambe uscire alla prima serata dal Festival, però c’era l’affetto di sottofondo che smorzava tutto e che è sfociato in quell’abbraccio che c’è stato davanti alle telecamere, che è stato molto spontaneo”.
Valigia pronta, alla domanda su cosa Chiara porterà via con se da questa esperienza. “Non lo so, sento che è cambiato qualcosa dopo questo Sanremo che non è scontato in realtà. Si fanno tanti Sanremo passandoci e basta, io ho la sensazione che questo per me sia la chiusura di un ciclo e l’inizio di un altro, quindi speriamo perché ho bisogno di energie nuove”. Quello che certamente la giovane cantautrice, innamorata oltre che della musica anche del pallone, porterà con se è la convocazione della Nazionale Cantanti. “Sarò la prima cantante donna, perché c’è già stata un’attrice, ma una cantante mai”. Il sorriso si fa ancora più marcato, e alla domanda su come sia nata la passione per il pallone.
“A me è sempre piaciuto giocare a calcio, anche se non so da dove derivino questi geni visto che nella mia famiglia nessuno ama il calcio, nessuno gioca a pallone, mio fratello gioca a basket. In realtà non lo so, i miei genitori non mi hanno mai fatto iscrivere ad una squadra di calcio femminile, perché sostenevano fossi troppo gracile, e così ho sempre giocato solo nelle squadre dei licei senza fare allenamenti, però mi piace tantissimo correre dietro a una palla”. Sulla posizione preferita in campo. “A centrocampo. Il mio giocatore preferito? In seconda elementare conoscevo tutta la formazione della Juventus – Chiara è Juventina – a memoria, al momento mi trovi leggermente fuori dal giro però, ma sono scusata visto l’impegno del Festival e prometto di recuperare” scherza Chiara. ‘Scuse’ accettate, c’è un ciclo tutto nuovo da intraprendere (lei) e un album (dal titolo ‘Appena sveglia’) appena uscito da ascoltare (noi). In attesa di un altro esordio, dal palco dell’Ariston al prato verde della Nazionale Cantanti. In bocca al lupo!