Sampdoria, Praet: “Voglio fare bene qui e prendermi il Mondiale. Giampaolo dice sarò un top player…”
Nainggolan? “Vi confesso che non avrei mai immaginato che potesse diventare un top player come trequartista. E’ stato una bella sorpresa”. Parola di Dennis Praet. Ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, il belga in forza alla Sampdoria si è dilungato sul proprio momento, iniziando, però, con un commento su Nainggolan e Mertens. E su quei consigli… mai chiesti: “Mertens lo conosco meglio, parliamo spesso e veniamo dalla stessa città. Da esterno aveva fatto bene ma non era titolare fisso. Da centravanti ha disputato una stagione incredibile. Hanno saputo cambiare migliorando. Se ho chiesto loro consigli? No. Ogni situazione è diversa. Io so bene in cosa devo migliorare per esplodere nel campionato italiano e qual è la difficoltà da superare: la tattica. E poi non è semplice passare dal calcio belga a questo per vari motivi, prendiamo ad esempio il ritiro: in Belgio si va una settimana in albergo. Qui staremo via venti giorni”.
Il ritiro della Sampdoria è ormai iniziato, sotto gli ordini di Giampaolo, Praet corre e suda con il resto dei compagni. Anche se, più che a livello fisico, l’impegno è a livello mentale: “Il grande impegno è mentale, con Giampaolo facciamo moltissima tattica. Fisicamente sono pronto (nei test fisici è stato uno dei migliori). Pure in vacanza, ad Aruba, sono andato a correre sulla spiaggia. Il primo giorno, svegliato dal jet lag alle cinque, ho preso e sono andato ad allenarmi. Per me questo è un campionato importante”.
Immancabile un commento sul ruolo. Fantasista o regista? “No, non chiederò di giocare fantasista. Ne abbiamo parlato l’anno scorso. Lui mi vede mezzala e io faccio quello che dice lui. Regista? Giampaolo dice che quando diventerò più anziano in quel ruolo sarò un top player. Ma a me proprio non piace. Per quanto riguarda il ruolo di mezzala, nel gioco di Giampaolo non è semplice essere decisivi. Fateci caso: lo scorso anno in 4 abbiamo fatto 5 reti. In gol ci vanno praticamente solo gli attaccanti e il trequartista. L’allenatore lo sa bene e negli allenamenti ci sta chiedendo di alzarci di più. Trovare più gol dal centro ci consentirebbe di salire uno step decisivo per il campionato. Non è semplice però assimilare tutto il lavoro tattico che facciamo. Lo scorso anno dovevo sempre pensare: dove devo andare? quando devo muovermi? Così perdevo l’attimo giusto. Ora, con un anno di esperienza in più, ho più naturalezza”.
Rispetto allo scorso anno, sono diversi i volti nuovi. Di cui, Praet ha parlato così: “Capezzi corre tantissimo. Caprari sembra fatto per interpretare il calcio di Giampaolo. Verre ha tecnica e capacità di inserimento. La concorrenza fa bene, ti fa andare più forte”.
Chiosa finale rivolta al Mondiale, che Praet spera di giocare dopo aver ben figurato con la maglia della Sampdoria: “Io ora penso a me stesso, spero tanto sia il mio anno: esplodere con la Samp mi regalerebbe buone chance per andare al Mondiale”.