Sampdoria, chi è Ronaldo Vieira
Il perché del nome ‘particolare’, il fratello gemello, l’Inter e un sogno che lo accompagna fin da bambino: chi è Ronaldo Vieira, nuovo acquisto della Sampdoria
Il nome difficilmente passerà mai inosservato: Ronaldo Vieira. Merito (o colpa, fate voi) del padre, così amante del Brasile da chiamare un figlio Ronaldo e l’altro, anche lui giocatore e attualmente al Leeds, Romario. Fratelli-gemelli con il calcio nel dna.
Il nuovo acquisto della Sampdoria si presenta così: nome altisonante, fisicità, tecnica e duttilità. I blucerchiati lo hanno scelto un po’ a sorpresa, dimostrando di credere eccome in questo centrocampista classe 1998 nato in Guinea Bissau ma che – a differenza del fratello – ha deciso di indossare la maglia dell’Inghilterra per coronare il sogno che lo accompagna fin da piccolo: vincere il Mondiale.
6.5 milioni di euro più 500 mila euro di bonus, questa la cifra che la Sampdoria verserà nelle casse del Leeds per assicurarsi il talento di Ronaldo Vieria che, valigia in mano, volerà in Italia già questa sera: il primo approccio con Genova, quella che sarà la sua nuova città, poi nella giornata di martedì le visite mediche.
Generazione Pogba
Poi il campo, già. Perché la curiosità intorno a questo centrocampista dal fisico imponente è tanta e chi lo conosce bene è pronto a scommettere sul suo talento: play basso il ruolo a lui più naturale, ma capace di giocare in diverse posizioni. Dinamicità e senso della posizione, a Giampaolo il compito di fargli compiere un ulteriore step. Una struttura fisica decisamente importante in relazione alla giovane età, abbinata a una buona tecnica: Ronaldo Vieira rientra per caratteristiche in quella ‘generazione Pogba’ che negli ultimi tempi è sempre più ricercata nel calcio europeo.
Gli occhi dell’Inter, ora la Samp
20 anni compiuti lo scorso 19 luglio, ma già due stagioni da titolare con la maglia del Leeds in Championship, dove è arrivato nell’estate del 2016 dopo aver lasciato il settore giovanile del Benfica in seguito alla scomparsa del padre. Nella sua pur giovane carriera, anche due provini andati male con Manchester City e Hull City. Poi la crescita costante al Leeds, 7 presenze con l’U20 dell’Inghilterra, 3 con l’U21. E la Serie A nel destino: negli anni passati, quando a capo del settore scouting nerazzurro c’era ancora Casiraghi, l’Inter lo ha seguito per diverso tempo da vicino. Con relazioni positive. Adesso la Sampdoria, l’occasione Serie A: quella da non fallire, quella che vale una carriera.