Sampdoria, Audero: “Buffon l’idolo da bambino, con Falcone nessun dualismo”
Evento a tema portieri in casa Sampdoria: le parole di Emil Audero
Una serata da numeri uno, con i portieri blucerchiati del presente e del passato. È quella andata in scena oggi pomeriggio a Samp City, in occasione del nuovo appuntamento con Samp City events, ciclo di mostre e conferenze organizzato dal club in collaborazione col Museo Samp Doria.
Tema dell’incontro, “La storia dei portieri dell’U.C. Sampdoria”: assieme ai protagonisti del passato – da Bordon al numero uno dello scudetto Pagliuca (in collegamento video), passando per Puggioni, Battara (Massimo e Daniele), Casazza e Cacciatori – anche il portiere del presente Emil Audero, che tra incontro e campionato ha parlato così a margine dell’evento.
“Dispiace per l’Italia. Portiere ruolo che è cambiato di più”
“Penso sia sempre bello e gratificante mettersi a confronto con il passato, cerco poi di sfruttare al massimo il presente. Il mio idolo da bambino? Come per tanti portieri della mia generazione Buffon, sono rimasto colpito da lui per il Mondiale del 2006: anche in quest’ottica mi dispiace per l’eliminazione dell’Italia da Qatar 2022, dopo quella del 2018, perché tanti giovani non potranno vedere all’opera i portieri azzurri alla Coppa del Mondo. Io fortunatamente ho potuto ammirare Buffon in Germania”. Dal giocatore che l’ha ispirato al ruolo scelto un campo. “Questo è il ruolo dove si è cambiato di più, sono cambiate le regole e il portiere si è dovuto mettere in discussione di più rispetto agli altri: dobbiamo fare nuove giocate, prima si vedevano meno, ma siamo stati bravi in questi anni a saperci migliorare, soprattutto con i piedi”.
Meno sette alla fine del campionato, sulla volata finale. “Come la vedo? Tosta, ci sono tante squadre che se la giocano: abbiamo tutte le carte in regola per salvarci, dobbiamo pensare partita dopo partita, ora abbiamo il Bologna e la Salernitana e possiamo fare un bel passo in avanti”. Dopo Verona e poi il derby col Genoa. “Arrivare tranquilli al derby sarebbe importante, ma prima ci sono un paio di partite, se le affronteremo nel modo giusto saremo più sereni, in una gara che ha dentro tante tensioni”. E incognite, con una certezza però. Avere di nuovo la Gradinata Sud piena alle spalle. “Sono molto legato all’atmosfera che si crea allo stadio, avere quell’arma in più ci deve rendere fieri e dobbiamo portare i tifosi dalla nostra parte: spero che lo stadio sia sempre pieno da qui alla fine della stagione”.
Sul dualismo con Falcone, col quale si è alternato nel corso della stagione. “Non mi piace parlare di dualismo, ci conosciamo da tanto e c’è amicizia e stima reciproca: mi ha sostituito benissimo, ha fatto una bella crescita negli ultimi anni e siamo molto amici. La squadra? Abbiamo tanta qualità, ma abbiamo dovuto fare i conti con tante assenze e infortuni: non cerchiamo scuse, ma il mio pensiero è positivo sulla squadra. Dobbiamo recuperare i punti persi, non è mai facile rincorrere, con la classifica brutta è complicato, tutto diventa più difficile”.