La Samb è di Renzi: “Farò parlare i fatti. Kim? Non escludo collaborazioni”
Le parole dell’immobiliarista romano che nel pomeriggio di lunedì si è aggiudicato all’asta la Samb per 540mila euro: “Serve subito un milione e mezzo, poi penseremo alla prossima stagione”
“Mi aspettano due stagioni in una. Ma è una corsa che questa città merita: oggi c’erano 2mila persone fuori dallo studio notarile. San Benedetto è una città di calcio. E merita serietà”. Roberto Renzi parla ai microfoni di gianlucadimarzio.com con orgoglio. Da pochi minuti è diventato presidente della Samb, anche se ancora manca un passaggio formale. “L’atto ufficiale di acquisto del titolo avverrà nel fine settimana. Ma è una formalità”.
Se l’è aggiudicata alla fine di un’asta che ha fatto palpitare i tifosi locali. Base di partenza 400mila euro. A contendere la Samb c’era anche il coreano Kim Dae Jung – ex socio del presidente uscente Serafino – arrivato direttamente dalla Florida e accompagnato nello studio da capitan Maxi Lopez.
Tre rialzi, il primo di Renzi a 500mila, il secondo di Kim a 520 e il terzo, decisivo, ancora dell’immobiliarista romano. Con 540 mila euro adesso la Samb è sua. “Dovremo mettere subito un milione e mezzo circa. Si parte da un debito vicino ai due milioni di euro a cui andrà sottratta la fideiussione. Subito dopo l’acquisto del titolo, dovremo metterci a un tavolo con i giocatori per capire la situazione. In 5 hanno già chiesto lo svincolo, con gli altri vedremo”.
La situazione che eredita non è certo delle più facili. Renzi si trova anche tre allenatori a libro paga e una situazione generale da risolvere in poco più di due settimane. Niente che sembri spaventarlo. “Farò parlare i fatti, com’è mia consuetudine nel mio lavoro. E parlerò con tutti. Sì, anche con Kim, certo. Intanto gli sono grato per avere onorato l’asta. Poi non mi sento adesso di escludere alcuna collaborazione con il suo gruppo. Ovviamente tutto va ponderato, come ho già avuto modo di dire anche al sindaco”.
Immobiliarista nella vita con gli uffici nel centro di Roma, Roberto Renzi ha già due esperienze nel calcio, prima a Terni da direttore generale nel 2011 e poi a Como nel 2017. “San Benedetto è un posto speciale e lavoreremo pancia a terra per ripagare la fiducia della gente. Oggi ho toccato con mano quella passione. È una responsabilità che accolgo con piacere. Faremo tutto quello che serve per mettere a posto ogni cosa rapidamente”.
La Samb da oggi parla romanesco e dimentica romanzi e testi sudamericani. Il primo passo è stato fatto. Adesso ci sono 15 giorni per fare gli altri. Intanto, grazie a Renzi, la Samb è viva.