Salernitana, Castori: “Mi ritengo moderno, il mio è un calcio efficace”
Salernitana, Fabrizio Castori racconta i segreti della promozione in Serie A
La Salernitana ritorna in Serie A dopo 22 anni di attesa, un’impresa che ha tra i suoi artefici anche quello di Fabrizio Castori. Allenatore che ha scalato tutte le categorie del calcio professionistico e che con la formazione campana ha ottenuto l’ottava promozione della sua lunga carriera.
Oggi, a 66 anni, si ritrova ad affrontare la Serie A, già assaggiata al Carpi nella stagione 2015-2016. Un’idea di calcio, la sua, che Castori ha raccontato alla “Gazzetta dello Sport: “A me viene sonno quando vedo squadre che fanno cento passaggi senza mai tirare in porta. Io mi ritengo moderno, faccio il calcio di Klopp, di Simeone, dello stesso Guardiola. Lo dice anche Allegri. Rifiuto questa etichetta di calcio non spettacolare. Il mio è un calcio efficace, per me il passaggio orizzontale in difesa non serve a niente”.
“Il pallone se lo possono portare anche a casa – prosegue Castori – io mi prendo i 3 punti. Me ne frego delle mode. Il mio punto di riferimento è la velocità con cui si arriva a tirare in porta. Noi siamo organizzatissimi, non ci inventiamo le cose. Per fare questo calcio bisogna correre e tutti gli allenamenti sono studiati. Portatemi lo scienziato che dice che il calcio bello è quello con cento passaggi…”.
Oltre ai paragoni internazionali, Castori paragona il calcio della sua Salernitana a quello di due squadre di Serie A: “Come concetti e principi siamo simili ad Atalanta e Verona. Poi ci sono i giocatori. Bisogna mangiare l’avversario, come fanno Atalanta e Verona, che giocano come noi. Anche Gasperini e Juric ammazzano i giocatori per attaccare meglio e in fretta, restando corti”.
L’INTERVISTA INTEGRALE NELL’EDIZIONE ODIERNA DELLA GAZZETTA DELLO SPORT