”Rose rosse ad ogni appuntamento. E quel rito prima delle partite…”. Calciatore, marito e papà: Jessica Immobile racconta Ciro
Come è Ciro Immobile
fuori dal campo? Per maggiori informazioni chiedere alla sua (dolcissima) metà: la moglie Jessica. “Ci siamo
conosciuti a Pescara, una sera fuori da un ristorante. Abbiamo
iniziato a parlare e poi… ci siamo fidanzati”. Metti una
cena fuori. Un incontro. E due vite che cambiano. Chiamatelo destino,
fato, casualità, fatto sta che anche così nasce una storia d’amore.
Si diventa due e poi… quattro! E’ andata così tra Ciro Immobile e
Jessica Melena, sua moglie da due anni. Il Delfino galeotto, e quel
ristorante. Perché da allora non si sono più lasciati. “Da
subito è stato molto premuroso e presente. Mi faceva sentire
importante. Ad ogni appuntamento – ha raccontato Jessica ai
microfoni di GianlucaDiMarzio.com – veniva sempre con un mazzo di
rose, mi trattava come una principessa”. Così l’ha conquistata.
E poi, dritti fino all’altare: “Il giorno del matrimonio è
stato molto particolare, io avevo anche la febbre! Ero talmente
emozionata che ripetevo ‘adesso svengo…’. Un giorno bellissimo, che purtroppo passa in fretta, vola; è un attimo rispetto ai preparativi”.
E Ciro? “Aveva gli occhi lucidi”. Il volto dell’emozione.
Da due a quattro, dicevamo,
e quella strana, bella matematica dell’amore che dice che uno più
uno può fare anche… quattro, appunto. Ciro, Jessica e due figlie
che “ti cambiano la vita”. In campo calciatore, fuori
marito e papà: “Ciro è molto presente, ci tiene tanto alla
loro educazione non vuole che siano viziate. E poi è affettuoso, lui
si scioglie con loro”. Diciassette il suo numero di maglia alla
Lazio, 10 il voto come padre, Jessica non ha dubbi: “Il
massimo”.
Sono ‘@ciroejessicaimmobile’
su Instagram, insieme anche lì, con il profilo condiviso e i loro
momenti racchiusi tra un video e una foto. Ci scappa una risata nel
vedere Jessica che cerca di distogliere Ciro dalla partita alla Play:
“E’ la nostra quotidianità. A me è sempre piaciuto usare i
social, certo in modo corretto. I nostri sono video che mostrano
comunque quello che tutti fanno alla nostra età: che sia giocare
alla play, oppure io che guardo la mia serie tv. Sono cose di tutti
giorni. Ci piace. E ai tifosi piace vedere quello che il proprio
idolo fa lontano dal campo”. Spontanei, giocosi, “e a noi
fa piacere che i tifosi si divertano a vederli”. Adesso però
l’anima biancoceleste di Roma pensa soltanto al derby. Anche le
squadre, anche Ciro ma lui “non fa vedere mai quando è teso,
mantiene sempre la calma – ha spiegato Jessica -. Forse si nota un
po’ la domenica. Ma tutti gli parlano del derby da tempo, quindi
sentirà la responsabilità. Io sono già emozionata. Ogni partita è
un’emozione anche per me, e questa specialmente perchè i derby si
sentono di più quindi speriamo bene”.
Roma è così, vive il derby
tutto l’anno. E i tifosi della Lazio sperano in Immobile, nei suoi
gol, quelli che gli chiedono sempre quando lo incontrano in città e
lo fermano per un autografo o un selfie. ‘Daje Cì’, come motivetto
ricorrente di una parte di Roma che confida in lui. “Noi si deve
mai dire di no ad una foto – ne è sicura Jessica -. A Roma è
così, ma anche in altre parti d’Italia: i tifosi ti reclamano. E noi
stiamo bene qui. A parte il traffico…”. Chi la vive capisce.
Un’altra vita, un altro clima (e non ci riferiamo al termometro)
rispetto alla Germania. Anche nella parentesi di Ciro al Borussia,
Jessica era con lui e ha ricordato così quel periodo: “Vivere
in Germania è stato particolare. Andare all’estero penso che sia
sempre più difficile rispetto ad un trasferimento in una squadra
italiana. Cambi abitudini, tradizioni, lì c’è il problema della
lingua, anche gli orari sono diversi, il carattere delle persone. E’
stata un’esperienza”.
Il presente adesso dice
Lazio, un nuovo capitolo della carriera del giocatore Immobile e
della vita della sua famiglia. E con il derby alle porte una domanda
è d’obbligo: Ciro ha qualche ‘rito’ prima delle partite? “Deve
ascoltare la sua playlist. E’ tutta sua, non so nemmeno io qual è”.
Un aneddoto: “Circa un mese perde le sue cuffiette – ha
raccontato Jessica -. Mi scrisse ‘Come faccio senza cuffiette??’. Io
non ero nemmeno a Roma, ma ho fatto di tutto per far arrivare quelle benedette cuffiette a Formello. Questo è il suo rito. La musica lo
carica, non può non sentire qualcosa che sicuramente lo fomenta”.
La colonna sonora del suoi pre partita resta un segreto, ma c’è, e
visto il suo rendimento in campionato e in Nazionale funziona.
Un Ciro Immobile più
intimo, raccontato da chi gli sta sempre vicino. L’uomo, oltre il
calciatore. Un ragazzo a cui piace giocare alla Play (“Si pensa
che ci giochi sempre ma non è vero. La accende anche per parlare col
fratello e con i cugini”), che si rilassa andando a pesca ogni
tanto, con la passione per gli arrosticini e che ai fornelli “quando
ci si mette è bravino”. Il suo pregio? “Molto protettivo”.
Il difetto? “Vuole avere sempre ragione”. E per Jessica non
è stato facile trovare un solo aggettivo per descriverlo, ma alla
fine ha deciso che quello migliore per dipingere il Ciro Immobile
calciatore, marito e padre è: “Responsabile. Pensa tanto al
domani. Dal calcio alla famiglia. E’ davvero così nella vita, con le
bambine e negli altri rapporti di lavoro che abbiamo stretto, vista
l’apertura del nostro ristorante. Certe volte gli dico anche che è
troppo responsabile!”. Ergo: inseparabili. ‘@ciroejessicaimmobile’ anche nella vita reale.