Rooney, che inizio: tacco scaccia-crisi per scrivere la storia
Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. Devono averlo sperato in molti nell’ultimo periodo dalle parti di Manchester, sponda United. Tutti alla ricerca del campione a cui aggrapparsi per uscire dalla crisi: troppo amaro il fallimento europeo e la distanza della vetta della Premier. Il nuovo anno non poteva iniziare come quello appena terminato, il tempo per gli errori è terminato da un pezzo.
Dalla panchina bollente di Van Gaal ai tanti giocatori sotto accusa: il clima che precedeva la gara odierna con lo Swansea non era certamente dei migliori. Tre punti, per ripartire. A Old Trafford non erano previste alternative. Nel momento più difficile ci ha pensato Wayne Rooney (a secco da novembre) a scacciare i fantasmi e regalarsi una giornata indimenticabile. Finalmente.
Gol di tacco su assist di Martial, decisivo per tornare ad assaporare il gusto della vittoria. E non solo. Grazie alla prodezza di oggi, infatti, Rooney diventa con 188 reti il secondo miglior marcatore all-time della Premier League (dietro ad Alan Shearer) e della storia del Manchester United con 238. Solo un certo Bobby Chartlon finora ha saputo fare meglio di lui con i Red Devils. La caccia al suo primato, però, è già partita.
A Manchester c’era davvero bisogno di una svolta, di qualcuno che tornasse a spiegare agli altri il significato di giocare nello United. Da Best a Cantona, fino a Cristiano Ronaldo: quanti campioni hanno indossato quella maglia. Bella, pesante e vincente. Alcuni l’hanno sofferta e altri ci sono diventati grandi, come Wayne Rooney. Non poteva che pensarci lui ad accendere la luce, nel modo più bello, con un tacco che significa storia.
di Giuseppe Marzetti