Roma, Spalletti: “L’Inter è una squadra molto forte. Totti? E’ fondamentale la gestione della squadra”
Archiviato l’impegno europeo, per Roma e Inter è tempo di tornare a pensare al campionato. Una sfida importante per entrambe quella di domenica sera e della quale ha parlato Luciano Spalletti in conferenza stampa: ″L’Inter è una squadra forte, come la Roma, e prima o poi farà vedere tutto il suo valore: dobbiamo essere attenti. Noi fino a questo momento non abbiamo mandato segnali precisi, loro hanno lo stesso problema. Sarà importante mettere in mostra la qualità del nostro gioco, in Europa abbiamo fatto bene e siamo sulla buona strada. Io preferisco essere attaccato se ho giocatori che possono muoversi bene in ripartenza, ma in questi casi può subentrare anche il rischio di perdere la palla. Dobbiamo essere pronti in tutte le fasi del gioco″.
Sui singoli e su Totti: ″Avrò tutti a disposizione ad eccezione di Vermaelen, che verrà provato la settimana prossima e valutato negli esercizi pratici. Non dico la formazione, darei vantaggi all’Inter. Su Totti si è passato dal fatto che volevate fargli fare il tour dell’ultima partita e ora si chiede la sua conferma da titolare. Stando a metà tra queste due posizioni si troverebbe la soluzione, quello che interessa a me: fino a questo momento mi sono sempre comportato come ho detto e continuerò ancora. Per me è fondamentale la gestione della squadra: Totti ha fatto bene ed è stato più considerato. Va gestito, ma è dentro la squadra e fa le stesse cose dei compagni. A me interessa che la squadra migliori, ad esempio Iturbe non è stato menzionato da nessuno ma si è guadagnato la punizione del 2-0, non gli vengono dati i meriti che ha. Questo servirebbe per rafforzare la mentalità della squadra, se Totti fa gol, giocate sono contento e lo tengo presente, valutando quello che ritengo essere più giusto. Ma sono io a doverlo fare, non voi″.
″Per quanto riguarda l’equilibrio, mancano dei numeri di cui non tutti si accorgono, poi è chiaro che conta molto la gestione della palla, i gol, gli assist, le cose che danno risultanza all’equilibrio, come i raddoppi di marcatura, la chiusura delle linee di passaggio. Per fare una sintesi, non tutti sappiamo cosa accade lontano dalla palla, perché siamo tutti attratti dal guardare cosa le succede vicino″.
″Non conosco de Boer, mi sembra una persona molto professionale e seria. L’Inter – ha proseguito Spalletti – sa che allenatore scegliere, il suo modo di lavorare, se può essere apprezzato o meno. Lui deve essere lasciato tranquillo nel suo lavoro, è appena arrivato e già ha fatto vedere cose importanti, prendendo posizione su certi argomenti ed evidenziando personalità e sicurezza. Ci sono tempistiche che non combaciano, c’è bisogno di fare uscire notizie tutti i giorni, ma questo non agevola il progetto di lavoro, andrebbe cambiata questa cultura”.
″Non ho mai parlato e non parlo della possibilità di allenare l’Inter. Ho sempre allenato squadre che si sono interessate a me e sono felice di quello che ho trascorso. Spero di vivere ancora tante emozioni come quelle che ho passato, oltre a trovarne anche di nuove che possano migliorarmi″ ha concluso Spalletti.