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Roma, Petrachi: “Tante falsità dette sul mio conto”

Sconfitta casalinga con il Bologna alle spalle, per la Roma è giornata di presentazione dei tre nuovi acquisti di gennaio. Carles Perez, Gonzalo Villar e Roger Ibanez si sono infatti recati in conferenza stampa per rilasciare le prime dichiarazioni da giocatori giallorossi. A iniziare, però, è stato il ds Petrachi, che ha spiegato senza mezzi termini la situazione attuale dopo le critiche piovute sul suo conto e su quello della squadra: "Prima della presentazione vorrei puntualizzare alcune cose false che sono state dette in questi giorni".

"Quando sono arrivato dissi che per la Roma questa era un anno zero, dovevo recuperare degli errori fatti negli anni passati. Con umiltà e voglia mi sono impegnato per farlo, sto portando avanti la filosofia della società. La Roma ha fatto una vera e propria rivoluzione. La Roma non compra giocatori a 70 milioni, con quei soldi ne compra 7 diversi. In un progetto così ho chiesto pazienza e comprensione, ma non amo le falsità che alcuni media fanno uscire. Sarò scomodo per tanti di voi, non vi rispondo e non faccio comunella con voi, ma ho la schiena dritta e vado solo avanti per la mia strada, cercando di fare il meglio per la Roma”.


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"Siamo in difficoltà, ma le calunnie non vanno bene"

Porterò avanti la mia idea di calcio, e ce la metterò tutta per riuscirci. Si decantava una grande Roma fino a 20 giorni fa, che giocava il miglior calcio d’Italia. Ora però siamo in difficoltà ed ero preparato a questo, ma non ero preparato alle falsità dette. Petrachi bacchettato da Dzeko per la poca qualità della squadra? Falso, lui fa il giocatore ed è anche un ragazzo intelligente, se deve fare qualcosa lo fa nello spogliatoio. Io convocato perché messo alla prova dall’eventuale nuova società? Inesattezza totale, ci siamo solo visti per progettare e per far capire ai nuovi investitori le possibili spese” ha proseguito Petrachi.

“So bene che questo è un momento difficile, abbiamo perso un po' di umiltà. Questa squadra se gioca con voglia e cattiveria può mettere in difficoltà chiunque. Il gioco di Fonseca si concentra tanto sulla pressione e sul recupero della palla, serve uno sforzo di tutti. La Lazio ha fatto la peggior partita della stagione per merito nostro, dobbiamo credere molto di più in quello che facciamo. Cercherò di far capire a tutti i giocatori quanto sia importante metterci la giusta determinazione".


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"A Reggio Emilia ho detto ai giocatori di vergognarsi"

Attenzione poi sui tre nuovi acquisti: “A Perez ho subito detto che non mi era piaciuto il suo atteggiamento contro il Sassuolo. Serve uscire con la maglia sudata, non basta essere bravi tecnicamente. Ho voluto fargli capire cosa era la Roma. Credo molto in questi tre ragazzi, che possono essere il futuro della Roma. Nonostante voi vogliate già la mia testa, io questa squadra la sento mia. Mi danno fastidio le falsità, le calunnie e quando si dicono le cose inesatte. Come quella detta da Sabatini su Ibanez. Non è giusto nei confronti del giocatore dire che sia venuto a Roma perché gli abbiamo dato più soldi. Prende gli stessi soldi che avrebbe preso a Bologna, ha scelto la Roma perché è stato convinto dal progetto e da Fonseca".

L'episodio di Reggio Emilia con Fonseca? Dopo un 3-0 nei primi 45 minuti mi è venuto spontaneo entrare negli spogliatoi e dire che c'era da vergognarsi” ha continuato il ds della Roma. “Non vedevo la stessa squadra che cinque giorni prima aveva messo sotto la Lazio. Poi è entrato il mister per parlare con tranquillità del discorso tattico. Io allora mi sono messo da parte, ascoltando la ramanzina di Fonseca alla squadra. Io sono spesso negli spogliatoi, trovo legittimo far sentire la mia voce dopo risultato del genere. Ho detto alla squadra di vergognarsi e ho tutto il diritto di dire ciò che penso. Sono il responsabile dell'area tecnica e lo farò sempre. L'importante è che nella nostra struttura ci sia coesione”.


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"Con l'Atalanta sarà una finale"

Quello di gennaio è un mercato difficile, non è facile sostituire giocatori come Zaniolo e Diawara. Siamo stati sfortunati perché abbiamo perso due pilasti. La mia idea è stata di prendere due giovani forti, come Villar e Perez, invece di fare operazione che non avrei potuto fare. Con 100 milioni l'avrei fatto, ma c'è un closing in corso e ci sono dei problemi legati all'eventuale passaggio di proprietà, che ancora non è avvenuto. Ai giocatori ho spiegato che potrebbe succedere qualcosa come non potrebbe. Ho detto loro di continuare a giocare a calcio e di non pensare che sarebbe arrivato Paperon de Paperoni. La squadra deve stare in pace, siamo a 3 punti dall'Atalanta e per noi sabato sarà come una finale. Sono convinto che da questa situazione ne usciremo ancora più forti” ha concluso Petrachi.