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Roma, Jesus: “A Londra abbiamo capito che potevamo battere il Chelsea. Alisson? Para tutto”

Il difensore della Roma Juan Jesus questa mattina è intervenuto ai microfoni di Roma Radio. La vittoria sul Chelsea come argomento principale, ma anche la sua crescita, quest’anno sempre più fondamentale per la difesa della Roma. “È una questione di mentalità – dice il brasiliano – ognuno mette il 1000% per aiutare la squadra. Anche se cambia qualche giocatore, non cambia però la mentalità. Nel calcio conta questo adesso. Poi da Dzeko in avanti tutti ci danno una mano, anche i centrocampisti e per noi difensori diventa tutto più facile se la squadra è corta”. Personalmente poi è un momento d’oro: “C’è un tempo, dai 25 ai 26, fino ai 28 anni per fare il salto di qualità. Mi dicono che non commetto più gli errori del passato e che sto crescendo”.

Mister Di Francesco sempre più leader di un gruppo che lo segue ciecamente: “Sì, noi vogliamo vincere: il mister ci dice quello che dobbiamo fare e noi mettiamo tutto. Adesso sta andando tutto benissimo: chi entra fa bene, dobbiamo avere questa mentalità fino alla fine della stagione”. Miglior difesa della Serie A, in Europa prima nel girone. Il gioco di Di Francesco sta stupendo tutti: “Noi proviamo sempre giocare dalla difesa, ce lo chiede il mister. Cerchiamo sempre di uscire palla al piede, abbiamo delle grandi qualità che dobbiamo sfruttare al massimo. Pressing alto? Sì, se rubiamo palla lì abbiamo meno campo da fare e possiamo far male prima agli avversari.

Jesus poi si sofferma a parlare del suo compagno Alisson, vero muro tra i pali e Kolarov: “Abbiamo il portiere della nazionale più forte. Ha lavorato tanto l’anno scorso anche quando non giocava molto, adesso sta dimostrando di essere fortissimo. I difensori a volte sbagliano, lui c’è e para tutto. Kolarov? Ho un buon rapporto con lui, mi dà sicurezza e mi dà consigli. Mi trovo molto bene con lui, ha una faccia cattiva ma un cuore buono. Ed è utile anche nella fase offensiva. Sorpresi della vittoria sul Chelsea? No, noi eravamo tranquilli, la partita di Londra ci ha dimostrato di poter vincere. Abbiamo dimostrato cosa siamo e cosa possiamo fare. Abbiamo rispettato il Chelsea ma anche che siamo una squadra forte”.