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Realtà virtuale, il nuovo allenamento dei portieri del Royale Union

La nuova tecnologia per l’allenamento dei portieri sperimentata dal Royale Union Saint-Gilloise

Anthony Moris, portiere lussemburgese del Royale Union Saint-Gilloise, ha parlato in merito all’innovativa tecnologia di realtà virtuale adottata dal club belga per l’allenamento dei propri portieri.  

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Realtà virtuale, come funziona per l’allenamento dei portieri

Anthony Moris è stato protagonista di ben 15 reti inviolate in questa stagione, subendo appena 27 gol in campionato. Dati che hanno aiutato il Royale Union Saint-Gilloise a consolidarsi in vetta al campionato belga davanti a squadre inizialmente più accreditate come Club Brugge, Anderlecht, Gent e Genk. Il merito di questi sorprendendi risultati, soprattutto dal punto di vista difensivo, va alla tecnologia di realtà virtuale con cui il club fa allenare i propri portieri, come ammesso dallo stesso Moris: Questo sistema mi ha reso un portiere migliore. Mi permette di simulare continuamente la stessa identica situazione: la velocità della palla è la stessa, così come la forza e la direzione. Insomma, se il mio posizionamento sul primo palo non è stato perfetto la prima volta, possiamo analizzare le immagini per correggere gradualmente tutti i tipi di errori. In campo non è mai possibile avvinarsi ad un punto di lavoro così specifico”. 

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Royale Union, Moris: “Sembra di essere in un videogioco”

Tuttavia, questo tipo di allenamento non sostituisce in alcun modo quello in campo, ma ne è una semplice aggiunta. Moris e Picard, secondo portiere della squadra, utilizzano la realtà virtuale due volte a settimana e solo per 15 minuti. “Dopo un po’ mi viene un gran mal di testa, non ci posso fare niente”, ammette Moris. “Vieni catapultato in un mondo irreale con palla, avversari e stadi virtuali. Il mio cervello non è abituato a tutto questo anche perchè devi sempre essere concentrato al 100%. Sembra di essere in un videogioco“. 

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“La realtà virtuale funziona e verrà sempre più utilizzata” 

Nonostante gli ottimi risultati ottenuti dal club belga, sono ancora poche le società europee che hanno deciso di investire su questa nuova tecnologia. Il Viktoria Berlino, squadra che milita nella terza divisione tedesca è tra queste, ma il Royale Union Saint-Gilloise è sicuramente il club più importante. Secondo Laurent Deraedt, preparatore dei portieri della squadra belga, la realtà virtuale è destinata a svilupparsi sempre di più nel mondo del calcio: Sono convinto che molti club la introdurranno a breve, semplicemente perchè funziona. Il numero di gol che abbiamo subito in questa stagione (27, ndr) ne è la prova migliore”.