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Real Madrid, Ancelotti: “La Spagna non è razzista, ma i razzisti ci sono”

Le dichiarazioni dell’allenatore del Real Madrid, Carlo Ancelotti alla vigilia della gara contro il Rayo Vallecano

Dopo l’eliminazione dalla Champions League e la sconfiitta contro il Valencia al Mestalla, il Real Madrid domani affronta il Rayo Vallecano. Alla vigilia del derby di Madrid, l’allenatore Carlo Ancelotti ha parlato in conferenza stampa ed è tornato sui recenti episodi di razzismo che hanno coinvolto Vinicius. 

 

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 Real Madrid, le parole di Ancelotti in conferenza stampa

“Siamo preoccupati per quello che è successo, come tutti. Si parla tanto di questo tema ed è giusto parlarne, ed è anche una grande opportunità per migliorare le cose in fretta. Vinicius è triste, non si è allenato perché ha avuto dei fastidi al ginocchio e aspettiamo la sanzione che dovrà avere. Lì si può aprire anche un altro dibattito”, così Carlo Ancelotti in sala stampa dopo i fatti del Mestalla che hanno visto come protagonista l’ex Flamengo. “A Valencia è successo qualcosa che non dovrebbe accadere. La Spagna non è razzista, ma il razzismo c’è, come in altri posti. Tutto è permesso. Vinicius ha preso più risalto e lo vedono come un nemico. Nello sport può succedere se lo vedi sportivamente. Gli insulti sono un’altra cosa. Penso che il Valencia reagisca. Se trovano chi ha insultato… ci sono tanti nomi e cognomi, non 2. È un problema serio. È un provvedimento che va preso, ma non riguarda uno solo, non c’è una reale consapevolezza di ciò che sta accadendo”.

 

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Sul protocollo obsoleto: “Devi applicare il protocollo quando l’autobus arriva allo stadio, cioè quando iniziano gli insulti. Sembravano casi isolati. Uno di Valencia ha detto che erano isolati. Non ci sono 46.000  persone, mi scuso, ma nemmeno 2, e non perché Vinicius sia un provocatore perché gli insulti sono iniziati due ore prima del match. Se il protocollo si attiva solo al 70′ hai già sbagliato”. E sui provvedimenti: “Sto aspettando di vedere cosa succede. Spero possa succedere qualcosa. Sono preoccupato perché ne parliamo solo adesso. Ognuno di noi vuole ribaltare la situazione perché ci sta molto male. Tutti noi amiamo il calcio e speriamo che sia il più pulito possibile. Agire è la cosa più normale. Mi riferisco alla Federazione, alla Liga e soprattutto all’intelligenza dei tifosi, oltre che all’educazione”. 

 

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Sulla possibilità che Vinicius lasci il Real dopo queste situazioni: “Vinicius ama il Real Madrid e penso che il suo pensiero non sia questo in questo momento. Il suo amore per il club è grande e vuole fare carriera con questa squadra. È innamorato del Real Madrid. Il suo futuro deve essere qui. Molte cose passano per la testa della gente, ma la sua idea principale è restare. Quello che sente è che vuole lavorare e giocare per il Real Madrid. Non ha perso entusiasmo. Oggi non ha potuto allenarsi a causa di una botta. Vedremo se avrà una o due partite di squalifica così gli daremo riposo. Se saranno 2, io gli concederò una settimana di ferie così potrà stare bene per la partita contro l’Athletic”.