Ranieri: “Mourinho è unico e inimitabile. Raspadori ricorda Müller”
L’allenatore Claudio Ranieri ha parlato di Inter-Roma, del Napoli di Spalletti e della favole Leicester
Torna la Serie A e nell’ottava giornata mette si sfideranno Inter e Roma. Sarà la partita del grande ex José Mourinho. “È un galvanizzatore unico, inimitabile. L’Olimpico si riempie per lui, più che per la squadra. La Roma aveva bisogno di Mourinho e probabilmente Mourinho della Roma, di una tifoseria che si è data a lui senza riserve”. Parla così Claudio Ranieri a Il Corriere dello Sport.
Ranieri: “Mourinho un grande amico”
Il rapporto tra José Mourinho e Claudio Ranieri è sincero, come ammette lo stesso allenatore, ora in cerca di una nuova avventura professionale: “José ora è un grande amico. Fu molto carino quando il Leicester mi esonerò. Si presentò in conferenza stampa con la tuta che portava le iniziali CR. “Ha scritto la storia più bella di sempre“, disse”.
Romano e romanista, Claudio Ranieri: “Le radici, il cuore, i sensi. La Roma era la squadra per la quale tifavo da bambino, l’ho frequentata da giocatore e da avversario e l’ho allenata”. Un passato, però, anche all’Inter. “Partimmo bene. Le cose cambiarono: a gennaio Thiago Motta decise di andare al Paris Saint-Germain. Eravamo d’accordo che sarebbe partito a fine stagione, ma lui cambiò idea, fece pressione sul presidente e venne accontento – prosegue – Senza Thiago saltarono gli equilibri in campo, come un orologio nel quale si inceppa un singolo elemento e l’intero meccanismo ne risente”.
“Kvaratskhelia è strepitoso. Raspadori ricorda Müller”
Non solo Inter-Roma: Claudio Ranieri parla anche della capolista della Serie A, il Napoli di Luciano Spalletti: “Credo che possa mettere a frutto l’esperienza negativa dell’ultima stagione quando buttò lo scudetto via in casa con squadre di minore qualità”. Tra gli azzurri spiccano Khvicha Kvaratskhelia e Giacomo Raspadori: “Kvara è un giocatore strepitoso. Ha uno strappo sensazionale e una consapevolezza dei propri mezzi tale da consentirgli giocate rischiose ma efficaci. Raspadori? Mi piace da morire. Un attaccante modernissimo, lega il gioco, parte da dietro, entra dentro l’area con i tempi giusti, ha il gol. Ho letto che per la moglie di Paolo Rossi somiglia a Pablito. La capisco. Io li trovo assai diversi. Se mi chiedi di azzardare un paragone, tecnico e tattico, ti dico che, pur se con caratteristiche fisiche differenti, Raspadori ha qualcosa di Thomas Müller”.
“Leicester, che impresa”
Immancabile, poi, un commento sulla favola vissuta al Leicester City: “Vi contribuirono tanti fattori. A partire dal presidente che mi consegnò la squadra quando era ancora in ritiro, all’improvviso aveva mandato via l’allenatore. Nelle prime settimane spiegai alla squadra che non bisognava mollare mai, recepirono in fretta il messaggio”.
Infine un commento sulla costruzione dal basso: “La odio. È vero che se trovi tre, quattro passaggi fatti bene annulli la pressione alta degli avversari e si apre una voragine nella loro difesa. Ma per ottenere quella precisione di battuta servono giocatori con caratteristiche speciali e non tutti se li possono permettere. Io ammiro il Liverpool di Klopp che cerca abitualmente la profondità, non sta lì a fare ottocento passaggi orizzontali o all’indietro”.