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Qui Audace, Cerignola guarda in alto: tra gli echi di Sarrismo e la concretezza di Bitetto

26 tocchi prima di andare a segno nell’ultima partita contro il Gravina, l’esperienza dell’allenatore barese per cercare il ritorno tra i pro. “Il campionato si deciderà all’ultima giornata

Audace, ma con pazienza. Dino Bitetto, guida del Cerignola oggi secondo nel girone H di serie D, indica la via dopo il 5-1 con il quale i gialloblù sono tornati al successo nel derby contro il Gravina, attestandosi a -4 dal Picerno capolista. In provincia di Foggia, dove in tre anni hanno vinto tre campionati di fila, completando nell’estate 2017 la scalata alla serie D, puntano in alto. Ambizione mai nascosta dalla proprietà della famiglia Grieco (“La società ha messo a disposizione delle risorse molto importanti, anche se magari la loro forte ambizione a volte può portare a dei picchi di entusiasmo nelle valutazioni” ammette Bitetto), che ha scelto una guida di grande esperienza.

Una vita sulle panchine di C e D, con 14 club allenati dal 1992 ad oggi e tre promozioni all’attivo tra Manfredonia e Giulianova. “Anche se con il Melfi – ricorda lui a gianlucadimarzio.com – complice la riforma del campionato, siamo riusciti ad agguantare un quinto posto che valeva oro. Proprio di quell’esperienza vado particolarmente orgoglioso, sono stati tre anni e mezzo indimenticabili: abbiamo raggiunto risultati straordinari mandando in campo 7-8 under, professionalmente è una cosa che mi inorgoglisce molto”.

Orgoglio, come quello della proprietà Grieco che per il girone H di serie D ha allestito una rosa con – almeno sulla carta – poche rivali. In attacco nomi come Lattanzio, Siclari, Foggia, Loiodice, Longo e Marotta non sono da tutti. “Sono tanti in effetti, tenere fuori qualcuno è sempre complicato, ma io mi rifaccio sempre a quella che è la loro professionalità”. Guai, però, a non pensare partita dopo partita: “Sarà un campionato duro, che si deciderà all’ultima giornata – garantisce però Bitetto – Lo confermo, anche se magari una squadra sulla carta può sembrare più forte dell’altra. Io però ho sempre pensato che questo fosse un girone molto difficile: trovo squadre molto organizzate, che potrebbero giocarsela anche più su. E’ chiaro che la discriminante la fa la qualità del terreno di gioco”.

Il Picerno davanti a tutti? Già l’anno scorso avevano fatto un ottimo campionato, non mi stupisce vederli primi, conosco bene la serenità del luogo e le qualità di staff, società e calciatori”. I punti dell’Audace sono 21 in 11 turni, ma un pizzico di rammarico c’è: “Partite da rigiocare? Più di una – spiega Bitetto – soprattutto direi le vittorie mancate contro Sorrento, dove ci è stato annullato un gol regolare, e contro l’Andria, dove c’era un fallo di mano a nostro favore nell’ultima occasione della partita. Quindi paghiamo sia la nostra imprecisione sotto porta che delle leggerezze arbitrali. Chiamiamole così”.

Chi conosce bene Leonardo, detto “Dino” o ancor più di mister Bitetto, racconta della sua calma apparente nella gestione del gruppo. Sereno all’esterno, ma capace di far vibrare i muri negli spogliatoi. Il diretto interessato sorride: ““Tutti noi fuori dalla professione abbiamo un nostro carattere. Io di base sono una persona mite, molto rispettosa di tutto quello che mi ruota attorno. Però, quando si tratta di lavora, viene fuori la garra”. Oggi garra, ieri cazzimma, come quando Bitetto si muoveva in mediana (dando però l’addio al calcio a 24 anni) e studiava i suoi allenatori: “Il riferimento – spiega – è Catuzzi sotto l’aspetto tecnico e tattico, invece per gestione del gruppo e professionalità porto sempre con me l’esempio di Santin a Cava dei Tirreni”. Alle porte, intanto c’è il Team Altamura, in un derby che vale punti pesanti in chiave promozione.

Di fronte, ci sarà Ciccio Cozza, neo-allenatore dei baresi: “Una bella sfida – la presenta Bitetto – li abbiamo già affrontati in Coppa Italia (vittoria per 5-3 dopo calci di rigore, ndr), loro giocano un bel calcio”. Non è da meno l’Audace Cerignola: in rete sta spopolando un video che filma l’azione che ha portato al 4-0 di Loiodice contro il Gravina. 26 tocchi, passando dalla difesa e un lungo fraseggio, prima di andare a segno: “E’ chiaro che abbiamo un po’ esagerato – scherza Bitetto – perché andare a segno dopo 26 passaggi consecutivi non capita sempre”. Altro che Sarrismo. A Cerignola, sponda Audace, sognano il ritorno tra i pro con il Bitettismo. Alla vecchia maniera. Pedalando e sudando, giornata per giornata.

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