Mbappé come Ibrahimovic con il PSG, ora mette nel mirino Cavani
Centocinquantasei gol a testa, secondo sia per reti segnate sia per media a partita, Kylian è sempre più nella storia del Paris
Centocinquantasei. Mbappé come Ibrahimovic. Il francese è sempre più nella storia del PSG. Due gol al Saint Ettien e il francese ha raggiunto lo svedese nella classifica marcatori di tutti i tempi del club parigino.
Un traguardo importante per un ragazzo, ancora giovanissimo, che nella capitale francese era arrivato appena diciannovenne e a ventitrè anni è già tra i migliori di sempre del Paris.
Mbappé e Ibra a confronto
La differenza tra i due sta nella media gol. Ibra per arrivare a 156 reti ci aveva messo appena 180 partite. Tradotto un gol ogni 97 minuti. Una media incredibile e superiore di appena 7 minuti rispetto a quella di Mbappé, che invece segna ogni 104.
Chiaro, i numeri sono a favore dello svedese, ma vanno poi interpretati. Ibra a Parigi era un giocatore esperto: quattro Serie A in bacheca, tre Supercoppe italiane e due di Spagna, oltre a una Liga vinta (giusto per citare dei numeri).
Mbappé a Parigi è arrivato come un ragazzino, una stella nascente. Non un giocatore affermato. Dovesse rimanere un giocatore del PSG chissà che numeri potrà toccare. Per ora è al secondo posto dei migliori marcatori di sempre del Paris, il primo è ancora lontano. Lì c’è quell’Edinson Canvani che – dopo aver incantato a Napoli – ha segnato duecento reti in trecentouno partite. Numeri da capogiro, che però difficilmente Kyllian potrebbe raggiungere.
Sono 44 le reti di differenza tra i due, un immensità da colmare entro la fine della stagione. Poi il mercato dirà quanto Mbappé possa sognare di entrare sempre più nella storia del PSG. Con la media gol attuale la prossima stagione ptorebbe già diventare il miglior marcatore di sempre del Paris e lo farebbe da ventiquattrenne. Enfant prodige.