PSG, Ibrahimovic entra nella storia: raggiunte le 50 reti in Europa, è terzo tra i calciatori in attività
Grande talento dal carattere forte, accusato troppo spesso di non essere decisivo nei momenti importanti e con l’ossessione per una Champions League spesso sfiorata ma mai alzata al cielo: questa era la definizione che si dava a Zlatan Ibrahimovic fino alla scorsa stagione. Quest’anno le grandi notti europee e la musica che suona prima del fischio d’inizio sembrano fare un effetto diverso sullo svedese, autentico leader in campo della squadra allenata da Laurent Blanc e riferimento offensivo principale con Cavani relegato alla panchina.
E contro il Chelsea risulta assolutamente decisivo. Ibra è lì, sempre al centro dell’attacco, a svariare su tutto il fronte offensivo. Lo guardi negli occhi e ci leggi la determinazione di chi quella coppa la desidera e la tiene lì stampata in mente. Un gol all’andata e un gol al ritorno, ieri anche un assist per il gol di Rabiot: insomma, l’ex Milan mette lo zampino in ogni azione del PSG ed entra praticamente in tutti i gol della squadra di Blanc. Un vero fattore, insomma.
Ibra sembra dire “adieu” al Chelsea eliminato agli ottavi grazie alle sue prestazioni nel doppio confronto. Con la rete messa a segno ieri sera allo Stamford Bridge, lo svedese entra nel ristretto numero di giocatori capaci di mettere a segno 50 gol nelle competizioni europee: per lui sono 47 in Champions League e 3 nelle altre manifestazioni. Raggiunti Didier Drogba e Alfredo di Stefano, davanti a lui tra i calciatori in attività ci sono solo gli irraggiungibili Cristiano Ronaldo a quota 93 e Lionel Messi a 85. La possibilità di avanzare in Champions ed in questa speciale classifica potrebbero essere stimoli importanti per Ibra per trascinare il PSG il più lontano possibile: nel mirino dello svedese ci sono ora Alessandro Del Piero (54 gol) ed Eusebio (56). Insomma, la storia è fatta così: può essere scritta, riscritta e riscritta ancora una volta. Ibra con il gol di ieri è entrato in quella europea, ma di certo non ha intenzione di fermarsi qui.
A cura di Massimo Mattacheo