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Porto, Telles: “Inter? Primi sei mesi ottimi, poi Mancini ha voluto cambiare ma gli sarò sempre grato”

Alex Telles prepara il secondo “scherzetto” all’Italia. Il primo è riuscito benissimo: Roma eliminata nei preliminari di Champions. Il secondo, da buono ex interista, potrebbe essere quello di eliminare la Juventus agli ottavi. Anche se non sarà facile…

“La Juve è fortissima, da tempo domina in Italia e in Europa è arrivata in finale due anni fa” – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport – “La Champions non ha nulla a che vedere col campionato portoghese per livello ed esigenza. Però siamo pronti: siamo in un buon momento, la partita sarà combattuta e sarà decisa da un dettaglio, un errore, una giocata individuale. A livello tattico la Juve è preparatissima, come tutte le italiane. Gioca bene a calcio, ha grandi difensori e offensivamente è molto forte. Però noi abbiamo la difesa meno battuta dell’Europa dei grandi: abbiamo preso 11 gol in 22 giornate di campionato e nessuno nelle ultime 3 di Champions. Per noi la chiave sarà questa: non prendere gol, restare compatti dietro come stiamo facendo. Abbiamo eliminato la Roma? Serve, serve. Perché è una squadra italiana di grande qualità che lotta con la Juve. Pareggiammo 1-­1 in casa e ci dettero per morti. Noi ci credevamo e questa dev’essere la nostra mentalità anche rispetto alla Juve: fiducia in noi stessi, nelle nostre qualità, indipendentemente da quello che succederà mercoledì. Siamo in grado di passare il turno e dobbiamo lottare fino alla fine per il nostro obiettivo. Come il Napoli: ha perso 3-­1 a Madrid ma per me la sfida è ancora aperta

Telles arriva alla sfida nel momento forse migliore della carriera: “Sto benissimo. Prima a livello personale: Oporto è una città spettacolare, tranquilla, la mia famiglia è molto integrata, anche per questioni linguistiche, e la cosa mi aiuta anche in campo. E poi ho trovato un gruppo molto buono, c’è grande armonia e un allenatore che da fiducia e col quale si può sempre parlare. È un gran momento nella mia carriera. Gli assist? Sono un laterale: per noi sono come i gol per gli altri, è il nostro pane”. Sull’esperienza nell’Inter: “Primi 6 mesi sono stati ottimi, sia per me che per la squadra: io giocavo, e sinceramente quando arrivai non pensavo di poter avere tanta continuità, e l’Inter fino a gennaio era in testa al campionato. Poi è arrivato un momento di difficoltà, cosa che succede a tutte le squadre, Mancini ha voluto fare dei cambi e le cose non sono andate bene né per l’Inter né per me. Però Mancini per ciò che ha fatto per me avrà sempre tutto il mio rispetto”.

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Il primo segreto della Juventus… :Con l’Inter abbiamo fatto alcuni mesi molto buoni però poi siamo calati. Lo stesso in tempi recenti è successo alla Roma o al Napoli. La Juventus mantiene una regolarità impressionante che alla fine schianta gli avversari. Anche perché lavorano a lungo termine: la squadra ha sempre la stessa base e su quella base vengono fatti innesti importanti. Nelle altre squadre manca questa programmazione a 3­-4 anni, c’è l’abitudine a cambiare rapidamente giocatori, allenatori, dirigenti. La Juve no, ha una sua linea di continuità, la segue e sta raccogliendo i frutti della sua pazienza”. Il secondo segreto dei bianconeri: “La forza sta nell’ampiezza della rosa. Chi entra dalla panchina è dello stesso livello dei titolari, per questo affrontiamo la Juve con molto rispetto. Però ce la possiamo giocare, non abbiamo dubbi”.

Brasile o Italia? Telles ha una doppia scelta a disposizione. Ma ancora il telefono non squilla: “Ancora no. Il telefono è lì, silenzioso. Io penso solo a far bene col Porto e sono sicuro che il mio momento arriverà. Ho solo 24 anni, qualcosa succederà. Non so chi mi chiamerà ma se continuo così qualcuno lo farà. Non chiudo nessuna porta: tutti sanno che il mio sogno sin da bambino è sempre stato la nazionale brasiliana però se dovesse chiamarmi l’Italia sarebbe un motivo di grande orgoglio. Io mi concentro solo sul mio lavoro. Il Brasile è messo molto bene con Marcelo, Filipe Luis e Alex Sandro, però lo stesso vale per l’Italia con De Sciglio e Darmian. La concorrenza è forte. Però sono certo che avrò un’opportunità e spero di poterla sfruttare”.