Questo sito contribuisce all'audience di

Pipa in bocca, braccia al cielo: tra artigiani e sognatori, il volo della Sampdoria continua

Pipa in bocca, braccia al cielo, un bacio alla tribuna: la Sud che esplode, tre volte. Eccolo il pomeriggio (tutto a tinte blucerchiate) di Marassi: testata Zapata, destro dal limite di Torreira, tocco sotto porta di Ferrari (con brivido finale). Sampdoria-Juventus finisce così: 3-2, game over al Ferraris. Juve al tappeto, Sampdoria Airlines che prende il volo: sesta vittoria consecutiva in casa per Quagliarella e compagni, prima di Giampaolo contro i bianconeri. “Una ‘bestia’ difficile da buttare giù” le parole di ‘Giampa’ alla vigilia. “Gara proibitiva e missione impossibile? – ancora l’allenatore da Bogliasco – Quasi proibitiva, l’anno scorso la era. Ora ci conosciamo di più, dico quasi per dare una chance ai miei ragazzi”. Raccolta, sfruttata al massimo. Mission impossible diventata possibile: per tantissimi proibitiva, non per questa Sampdoria, vestita perfettamente dal sarto Giampaolo. “Che ha cucito un abito bellissimo addosso alla nostra Samp, ma la stoffa gliel’ho data io. – così Ferrero dalla pancia del Ferraris a fine gara – Abbiamo fatto a metà: perché voi dite sempre che ho venduto, ma ho anche investito”. In chi, oggi, ha messo testa e piedi nell’impresa di Marassi.

Tre squilli, uno dopo l’altro, dopo un primo tempo da una parte e dall’altra incolore: il primo squillo, firmato Zapata. Quinto gol in campionato per la ‘Pantera’ blucerchiata, a Genova semplicemente Duvan. Dopo quelli contro Torino, Milan, Atalanta e Chievo Verona eccola l’ennesima magia del ragazzone partito da Cali e sbarcato a Genova passando per Bueons Aires, Napoli e Udine: tappe che da Ternera, il vitello, soprannome dei tempi della Primavera, lo hanno trasformato nel nuovo Baciccia blucerchiato. “Appena arrivato a Genova ho visto lo stemma del club, quell’uomo con la Pipa in bocca”. Immagine diventata prima idea, esultanza poi: e ad ogni gol, eccolo ‘Zapa’ mimare il marinaio, il Baciccia, ‘pipa’ alla bocca a far esplodere il Ferraris. L’ultima volta oggi, dopo una settimana passata con la maglia della nazionale e il rientro a Bogliasco soltanto giovedì. “Ma spero che Duvan abbia le energie per fare tutto quello che deve” ancora Giampaolo alla vigilia. Speranza esaudita: sportellate per tutta la partita – “Sono anche un po’ la mia caratteristica” – e il colpo di testa a dare il via al pomeriggio magico di Marassi.

Il secondo squillo blucerchiato è arrivato dal piccoletto, 34 sulla schiena, diventato gigante in mezzo al centrocampo della Samp: motorino inesauribile, gara dopo gara sempre più inamovibile dall’undici titolare del tecnico di Bellinzona. Eccolo Lucas Torreira da Fray Bentos, comune di poco più di ventimila abitanti in Uruguay, braccia al cielo a raccogliere l’abbraccio della Sud per il terzo gol in Serie A dopo la doppietta contro il Chievo Verona. Terza magia del ragazzino con i Giampaolo nel destino (Federico, fratello di Marco, lo ha accolto in Italia al suo arrivo nella Primavera del Pescara), e garra inesauribile. Piccoletto diventato grande, finito inevitabilmente nel mirino dei più grandi club europei. Un big, “ma a gennaio dei big, anche se di big qui ci sono solo io, – scherza Ferrero – non parte nessuno”. Compreso Lucas, fresco di rinnovo e per il quale ogni discorso sarà rimandato a giugno.

Ciliegina sulla torta di una giornata perfetta, il secondo gol blucerchiato – decisivo nel 3-2 finale – di Gian Marco Ferrari. “Felice di averlo farlo sotto alla Sud, questa volta poi ho potuto anche esultare” così il difensore al triplice fischio. Tocco sotto porta su assist di Quagliarella per l’ex Crotone, al quale però guai a cambiare gli obiettivi: “Se ne abbiamo di nuovi dopo questa vittoria? Assolutamente, rimaniamo con i piedi per terra e poi a fine anno vedremo” ancora l’ex Crotone, col passare delle giornate diventato sempre più una prima scelta del ‘Maestro’ Giampaolo. “Un titolo che mi sta diventando stretto? Ma che ne so io, io penso ad allenare che è la cosa che mi piace di più. – parole e pensieri, sorriso stampato in faccia, dell’allenatore blucerchiato dalla sala stampa di Marassi – La mia vittoria é quando i miei calciatori mi seguono. Osti dice una cosa giusta, noi siamo artigiani, sognatori. Dove possiamo arrivare? Dobbiamo essere ignoranti, ovvero ignorare tutto quello che ci sta attorno e stringerci intorno alla squadra sempre. Io non lo so dove potremo arrivare, fino ad oggi siamo stati straordinari e risultato di oggi è stata una ciliegina sulla torta”. A tinte blucerchiate, con il numero ventisei sopra: tanti i punti della banda Giampaolo dopo tredici giornate (e la gara con la Roma da recuperare). Sesto posto in classifica e sette punti di vantaggio sul Milan dell’ex Montella alle spalle. Numeri pazzeschi, momento incredibile con vista sull’Europa: quello di casa Sampdoria, una squadra che non la vuole più smettere di volare.