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Pescara, Zeman: “Mille panchine ma è come se fosse la prima. Le parole di Alessandro Moggi? La sua famiglia non può darmi insegnamenti”

Una grande vittoria per 5-0 contro il Genoa all’esordio, poi la sconfitta di Verona contro il Chievo. Qual è il vero Pescara? Zeman si attende risposte importanti dai suoi, domani pomeriggio un’altra importante sfida contro la Sampdoria. E l’allenatore ha presentato così quella che sarà la sua partita numero 1000 in panchina: “Non le ho contate ma vi credo – ha dichiarato in conferenza stampa – Ma per me è come se fosse sempre la prima. Torno a Genova in altre condizioni rispetto a cinque anni fa. Non pensiamo di poter vincere tutte le partite, ma dobbiamo fare domani meglio rispetto a quanto fatto con il Chievo. Formazione? Non posso anticipare nulla, sono contento che tutti si siano impegnati in settimana ed abbiano capito qualcosa di più. Potrebbero esserci delle novità. I carichi di lavoro per me non hanno inciso, hanno fatto due saltelli e non gradoni. La Sampdoria è una squadra difficile da leggere, dipende dal momento di salute in cui sta. Giampaolo è bravo. Coulibaly? Ragazzo interessante, che ha doti,
devo avere più tempo per valutarlo. Gilardino e Bahebeck? Dovete fare domande
allo staff medico, io non sono un medico”.

E poi una risposta a Alessandro Moggi, che ha dichiarato parlando di Zeman: “Fa il moralista, ma i fatti dicono che non può farlo: come quando venne a Napoli. Aggiungo che non è coerente. Basta rileggere le frasi dure su Sebastiani quando gli preferì Oddo l’anno scorso. Ora è tornato a Pescara come se nulla fosse”. Questa la risposta dell’allenatore: “Io penso che la famiglia Moggi non può darmi insegnamenti“.