Perugia, Diamanti si presenta: “Accordo trovato in tre minuti, la piazza mi piace dai tempi di Nakata e Ravanelli. Il numero 21? Ho chiesto il permesso a Pirlo”
Una nuova avventura al via, Alessandro Diamanti riparte dal Perugia. Dopo essere rimasto svincolato, il trequartista classe ’83 ha deciso di accettare la proposta del club umbro: contratto fino al termine della stagione e tanta voglia di ricominciare, con l’obiettivo di arrivare il più in alto possibile. Intervenuto in conferenza stampa, l’ex Bologna e Palermo ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a scegliere la società del presidente Santopadre: “Abbiamo impiegato appena tre minuti per trovare un accordo – ha detto Diamanti – adesso pensiamo soltanto a lavorare in questi tre mesi, per il futuro se ne riparlerà. Ho scelto Perugia dopo la prima chiacchierata con il presidente, mi è subito piaciuto. E poi questa piazza mi piace da sempre, sin dai tempi di Ravanelli e Nakata. I tifosi sono molto attaccati alla squadra e questa cosa è senza dubbio importante”.
Mesi difficili alle spalle, Diamanti – che ha già assistito alla vittoria dei suoi nuovi compagni contro il Palermo nell’ultimo turno di campionato al Curi – ha assicurato di essere pronto a dare tutto: “In questi mesi mi sono allenato con mister Mariani e con gli Allievi Nazionali del Bologna, che ringrazio. Non avevo intenzione di andare all’estero – ha spiegato ancora il trequartista -, avevo già provato questa esperienza e non avevo voglia. Cosa posso promettere? Io non vendo sogni, sono una persona umile, che parla poco. Il mio obiettivo è soltanto lavorare in silenzio e mettermi a disposizione dei compagni. Ma l’unica cosa che posso dire è che appena metterò questa maglia darò tutto. Questa, a parte il sinistro, è la mia migliore qualità. Non gioco dal 28 maggio, ma il lavoro e il sacrificio non mi spaventano quindi non vedo l’ora di essere pronto. I soldi? In questo momento non mi interessano. La vittoria di sabato è stata importantissima, io sono uno che non trattiene i sentimenti, e meno male, per questo ho esultato. Se la squadra gioca con umiltà può guardare avanti, ma se si è presuntuosi accade il contrario”.
E in chiusura anche una battuta sul numero di maglia scelto, il 21: Diamanti ha detto di aver avuto la benedizione di un ex compagno di squadra in Nazionale: “Il numero 21? Ho chiesto il permesso a Pirlo, che è un mio grande amico”. (ride, ndr).
Per le immagini e le parole si ringrazia Grifotube