Palermo, Zamparini fa mea culpa: “Stagione sbagliata anche per mie scelte, ma la squadra tornerà subito in A”
Stagione travagliata per il Palermo, da domenica aritmeticamente in Serie B. Dai continui cambi di allenatore, al passaggio di proprietà che come apparso su un comunicato diramato dal club nella giornata di ieri, dovrebbe arrivare nel fine settimana. La società rosanero quindi passerà a breve da Maurizio Zamparini a Paul Baccaglini. L’ormai ex presidente del Palermo, in un’intervista rilasciata all’edizione palermitana del quotidiano La Repubblica, racconta i momenti cruciali di questo passaggio e fa mea culpa: “Il comunicato è condiviso per tempi e forma: siamo stati tutto il fine settimana in riunione per definire gli ultimi dettagli. La due diligence ormai è finita. È stata una stagione completamente sbagliata, anche per le mie scelte. Sbagliare allenatore per un club che si deve salvare è un errore fondamentale. Ho sbagliato, ma non è che i miei allenatori avessero a disposizione fenomeni. Calciatori bravi e non da penultimo posto: lo dimostrano i risultati con Fiorentina e Chievo. Anche se il Palermo di Verona non mi è piaciuto. Ho mandato un sms a Bortoluzzi per dirgli che la squadra ha giocato malissimo. Il mio è un ciclo e come tale comincia e finisce. Quello che ho fatto è lì. Ho cercato imprenditori interessati all’acquisto in Sicilia, ma li ho trovati all’estero. Mi fa male che il Verona sia retrocesso senza polemiche, mentre il Palermo va in B con questo clima. Come se prima di me il club avesse vinto dieci scudetti“.
Zamparini lascia dopo continue contestazioni dei tifosi: “Non mi importa. In pochi si rendono conto che il mio è stato il Palermo più vincente. Chi odia è ovunque. Quando ero a Venezia c’era un gruppo di contestatori che diceva: ‘Meglio in C senza Zamparini che in A con lui’. Adesso le cose che mi dicono sono le stesse.Nel mio cuore avrò sempre il ricordo della gente che mi ha voluto bene. Tornerò a Palermo, ma seguirò la squadra solo da tifoso“.
E proprio da tifoso spera in futuro roseo per il Palermo: “Mi fa male leggere che gli consigliano di allontanarmi. Come se fossi l’ultimo degli appestati. Chi lo dice non conosce la realtà. Il Palermo ha un bilancio buono e si può fare una squadra competitiva per tornare in A. Baccaglini terrà Nestorovski, Rispoli e chi sarà ritenuto utile alla risalita. Il Palermo si troverà un budget per la B da 25-30 milioni di euro e sarà la corazzata della B“.
Poi torna sui suoi errori: “Gli sbagli che ho commesso sono stati solo miei e di nessun altro. Le storie degli slavi, di consulenti occulti che decidevano per me sono inventate. Ascolto molto, ma alla fine quello che ha deciso nel bene e nel male sono stato sempre io. Ho consigliato a Baccaglini di crearsi uno staff tecnico di persone importanti, deve trovare il Guidolin della situazione. Il Palermo tornerà in A già l’anno prossimo. Sarebbe un fallimento sportivo se non lo facesse. Abbiamo messo i conti in ordine“.
Infine sul discorso cessione: “Stiamo definendo il prezzo esatto. Non è importante quanto mi daranno, ma quanto investiranno. Al momento del closing tutto sarà reso pubblico, perché la cifra sarà scritta sui bilanci. Ho investito nel corso degli anni una cifra superiore agli ottantina di milioni di euro. Al momento della cessione la cifra potrebbe essere forse un po’ più bassa, ma si ragiona sempre lì attorno perché altrimenti nel computo totale ci rimetterei troppo”.