Palermo, Pergolizzi e Castagnini si presentano: “Dobbiamo vincere”
Vincere. Nel vocabolario del Palermo c'è un verbo solo e lo sanno bene l'allenatore rosanero Rosario Pergolizzi ed il direttore sportivo Renzo Castagnini. Il nuovo corso rosanero riparte da loro, incaricati a vincere subito la Serie D per riportare il Palermo tra i professionisti già nella prossima stagione: "Si parla di Serie D, ma non me ne sto accorgendo – esordisce il ds Castagnini – Sono onorato di essere qui oggi, consapevole di dover affrontare un lavoro difficile, ma convinto di poter fare bene. È inutile fare promesse e proclami, dobbiamo solo vincere. Ci proveremo e lo faremo con tutte le nostre forze".
A fargli eco è Pergolizzi che torna a Palermo dieci anni dopo la conquista dello scudetto alla guida della formazione Primavera: "Noi siamo qua per cercare di onorare questa maglia e fare il bene non nostro, ma della città e dei tifosi – ammette – Io sono molto più esplicito nei campi di calcio, queste situazioni mi fanno piacere, ma mi appartengono poco. Significa che qualcosa di importante Palermo l’ha".
Pochi giorni a disposizione per i rosanero che tra poco una settimana, il 12 agosto, si ritroveranno in ritiro a Petralia Sottana. Sette giorni per ingaggiare i primi calciatori (i primi a legarsi al Palermo saranno Pietro Tripoli e Giovanni Ricciardo, poi toccherà ai vari under come Ambro, Lucera e Mendola), i quali dovranno attenersi al diktat del direttore Castagnini: "Qui non deve venire gente per svernare, ma per buttare sangue. Noi non lo facciamo per soldi, se facciamo questo tutti, allora sicuramente vinceremo".
"Stiamo lavorando per essere pronti, ce la metteremo tutta – prosegue Castagnini – Più che lavorare dalle 8 a mezzanotte non possiamo fare, a volte non dipende da noi perché ci sono tanti fattori. È vero che Palermo è attrattiva, però un fatto è parlare e un altro è accettare le condizioni della categoria". Una categoria dove si è calato Pergolizzi, complice di giocarsi l'occasione della vita: "Ho sempre sperato di tornare a Palermo, in Serie A o in B – conclude – Adesso è capitata questa occasione e non so descrivere la felicità. So quello che mi aspetta, nel bene e nel male, ma sono abituato a guadagnarmi tutto sul campo". E sul campo il Palermo vuole guadagnarsi il ritorno nel calcio che conta.
Giovanni Mazzola