Palermo, Aleesami si è già ambientato: “Amo questo clima, sto bene a Mondello”
È uno dei nazionali promessi da Zamparini al Palermo e, pur essendo appena arrivato in Sicilia, ha già voglia di scendere in campo. Haitam Aleesami, d’altronde, è stato “spremuto” fino all’ultimo secondo dal Göteborg, che anche grazie alle sue discese sulla fascia è riuscito ad accedere al playoff di Europa League, eliminando l’HJK Helsinki nell’ultima partita di Aleesami col club svedese: “Il contatto tra Palermo e Goteborg è iniziato una settimana prima del trasferimento ufficiale, lì ho saputo tutto. Il Palermo ha un nome forte in Serie A, ho avuto la possibilità di parlare col direttore della città e di come va la squadra. Tutto mi è sembrato perfetto”. A Palermo arriva per fare il titolare, data l’ormai sicura partenza di Achraf Lazaar, col quale condivide le origini marocchine (sebbene Aleesami sia norvegese di nascita e passaporto) e ovviamente il ruolo in campo: “Non è facile dire cosa ho di diverso rispetto a Lazaar, non l’ho mai visto giocare. Comunque è un buonissimo giocatore. Io sono un terzino sinistro a cui piace spingere, ma l’importante è difendere e dare sempre il 100%”.
Dopo anni spesi in patria, solo nella passata stagione Aleesami ha fatto il salto di qualità approdando in Svezia, al Göteborg, e trovando la maglia della nazionale. Ora lo attende un livello più alto, nel quale è pronto a dire la sua: “La Serie A è un ottimo campionato, ci sono ottime squadre ed è un torneo duro. L’importante ora è creare un feeling con i compagni e parlare la stessa lingua in campo per vincere”. Sul piano tattico, il modulo scelto da Davide Ballardini sembra essere perfetto per le sue caratteristiche: “Mi piace il 3-4-3 perché l’esterno sinistro ha più opportunità di spingere, mi piace Ballardini perché ci fa giocare un bel calcio ed è un allenatore sveglio, mi ha dato un’ottima impressione. Ho visto l’amichevole col Marsiglia e ho visto un buon Palermo, con una buona struttura e una buona difesa, abbiamo giocato bene tutti insieme. Il gol di Embalo è stato davvero bello. Mi è piaciuto il modulo perché penso che si adatti benissimo alla squadra, tutto è andato ok. Sono davvero felice di essere qui”.
Aleesami, che nel Palermo indosserà la maglia numero diciannove (“Sono nato nel 1991 e invertendo i numeri vengono due 19, per questo ho scelto il 19”), si candida ad un posto da titolare per la sfida di venerdì sera contro il Bari, esordio stagionale dei rosa col match valido per il terzo turno di Coppa Italia: “Sono pronto per giocare, sono venuto qui per questo. È un grande passo per la mia carriera, una bella opportunità quella di passare dalla Scandinavia alla Serie a, qui è tutto più professionale. È uno snodo cruciale”. Guai, però, a fare paragoni con altri esterni mancini: “Ci sono tanti giocatori a cui mi ispiro, non saprei fare un nome. Posso dire solo che darò il massimo in campo”. Intanto, aspettando l’esordio, ha già iniziato ad ambientarsi in città: “Mi piace questo clima, d’altronde ho sangue marocchino. Sto a Mondello, a Palermo ho visto anche il centro, mi è piaciuto tutto. Poi ora sto legando con Gonzalez e Morganella, c’è anche Oscar (Hiljemark, ndr) con cui parlo più o meno la stessa lingua”.
Benedetto Giardina