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Nuovo stadio Milan: sede, tempi, posti. Parola d’ordine sostenibilità

Nuovo stadio del Milan, tutto quello che c’è da sapere: dove sorgerà, tempi di costruzione, numero di posti

Nelle ultime ore il Milan ha compiuto un passo importante in vista della costruzione del nuovo stadio di proprietà.

Il club, dopo aver individuato la zona di San Donato, ha presentato al Comune una variante urbanistica relativa all’area denominata “San Francesco”. L’obiettivo è costruire un impianto innovativo e al tempo stesso sostenibile, che possa essere pronto entro l’anno 2028

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Nuovo stadio Milan: sede e spettatori

Il nuovo stadio del Milan ospiterebbe all’incirca 70mila spettatori, il più possibile vicini al campo. Il progetto è stato affidato a uno degli studi architettonici più importanti al mondo, e comprenderebbe anche una serie di servizi. 

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In particolare il polo che ha in mente il Milan includerebbe il museo, i nuovi uffici del club, un distretto per l’intrattenimento, un hotel e lo store ufficiale. Questo polo occuperebbe un’area di 10800 metri quadri, e sarebbe inserito in un contesto di 235mila metri quadri di verde fruibile

Nuovo stadio Milan: parole d’ordine viabilità e sostenibilità

Fondamentali altri due aspetti, come la viabilità e la sostenibilità. Per quanto riguarda il primo punto, i tifosi potrebbero usufruire di una rete viaria, di una stazione ferroviaria nei pressi dell’impianto e anche della metropolitana. Ma sono previsti anche interventi migliorativi da questo punto di vista, con l’edificazione di percorsi pedonali e ciclabili per una mobilità ancora più sostenibile. 

Ed è proprio la sostenibilità l’altro fronte sul quale la società rossonera insisterà. Addirittura il nuovo stadio del Milan potrebbe essere il più sostenibile in Italia: risparmio energetico, generazione di energia rinnovabile e creazione di sistemi di recupero delle acque sono solo alcuni dei punti toccati dal progetto. 

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I motivi della scelta del Milan sullo stadio

La scelta dell’area di San Donato segue due decisioni già prese negli ultimi mesi: l’abbandono del piano relativo all’area di San Siro e la separazione delle strade fra Milan e Inter per quel che riguarda il nuovo stadio dopo quattro anni di lavoro congiunto. Per quanto riguarda il primo passo, pesa il vincolo architettonico legato al secondo anello del Meazza. Sul secondo punto, l’Inter in questo momento sembra orientata all’opzione Rozzano per il suo nuovo impianto. In tutto ciò, San Siro resta il riferimento per entrambi i club per i prossimi anni, e ospiterà anche la cerimonia di apertura delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. Leggi anche – Udinese, cambia il nome dello stadio. Si chiamerà Bluenergy Stadium