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“Non ho paura di rischiare”, è arrivata l’investitura di Sinisa. Locatelli sogna in silenzio

“Abbiamo tra i giovani un ragazzo straordinario, si chiama Locatelli, spero possa essere un grande regista in futuro”. Non l’ha detto il responsabile del settore giovanile Filippo Galli o il direttore sportivo Mauro Bianchessi che “scippò” all’Atalanta il bambino prodigio Manuel Locatelli ma il numero uno del Milan Silvio Berlusconi. Era il 20 Marzo 2016, circa venti giorni fa, quando il presidente rossonero rilasciava queste dichiarazioni che hanno riempito d’orgoglio il centrocampista della Primavera di Brocchi. “Mi è venuta la pelle d’oca, il Milan è la casa ideale per crescere, lo dimostrano i percorsi di Donnarumma e Calabria”, così rispondeva Manuel dal ritiro della Nazionale Under 19. 

Donnarumma, Calabria, Locatelli, tre storie del vivaio rossonero che hanno una guida in comune. Lo potremmo definire l'”allenatore coraggio”, è Sinisa Mihajlovic. La società ha tracciato la strada, senza gli introiti della Champions il vivaio è una risorsa importante per arricchire il Milan del presente e del futuro ma in campo ci va l’allenatore a gestire, difendere la squadra. E’ lui a prendersi le responsabilità e a metterci la faccia se i risultati non arrivano, come proprio sta succedendo al Milan in questo periodo.

Mihajlovic ha fatto esordire Calabria, ha lanciato Donnarumma e l’ha protetto al cospetto delle prime difficoltà, è pronto a fare lo stesso anche per Locatelli“Non ho mai avuto paura di rischiare, se non c’è Montolivo gioca Locatelli”, così Sinisa in conferenza ha aperto al debutto del centrocampista classe ’98. Locatelli ha totalizzato dieci panchine con la prima squadra, Mihajlovic vuole che cresca sotto il profilo dell’intensità, riguardo alla capacità d’esprimere le sue brillanti qualità tecniche ai ritmi alti della serie A.

Manuel è nato trequartista ma ha poi abbassato il suo raggio d’azione diventando un regista adattato talvolta anche nel ruolo d’interno o di mezzala. E’ duttile, ha intelligenza tattica, visione di gioco e un calcio nel lungo preciso ed efficace, dovrebbe rischiare con maggiore frequenza la verticalizzazione. E’ abituato a variare il modulo così come il Milan di Mihajlovic, con Brocchi ha lavorato sul 4-3-3 e sul 4-3-1-2, nell’Under 19 di Vanoli (lui e il romanista Marchizza gli unici ’98 in un gruppo composto da ragazzi del ’97) gioca nel 4-4-2. Se dovesse sostituire Montolivo domani, Locatelli coronerà il sogno del debutto in prima squadra in uno scenario assolutamente non agevole.

Il Milan in difficoltà affronta la Juventus dell’ex Allegri lanciata verso il quinto scudetto consecutivo, un test ad alta intensità. Come vuole Sinisa, il condottiero che con i giovani non ha paura. C’è ancora la Juve nel destino dell’esordio di un giovane talento del calcio italiano. Gasperini lanciò Mandragora a Marassi contro Pogba e compagni, Locatelli potrebbe avere la stessa “dolce sentenza”.

Staff: Ciro Troise

Foto di Antonio Balasco