New York City, Pirlo: “La Champions persa con il Milan nel 2005 mi è rimasta dentro: un colpo terribile”
Terzo anno di MLS per Andrea Pirlo, che vuole lasciare il segno. Il contratto è in scadenza a dicembre 2017 e davanti l’ex regista azzurro ha tutta una stagione per vincere qualcosa con la maglia dei New York City.
“Ho fatto un solo gol? Non ho mai dato importanza alle cifre personali” – dichiara Pirlo nel corso di un’intervista concessa a Extratime – “Il mio obiettivo è sempre stato quello di mettere davanti a tutto il bene della squadra e far rendere al meglio i compagni. Non mi è mai interessato nient’altro. Compiti in campo? I soliti. In quella posizione di campo dove ho trascorso gran parte della mia carriera. Non cambierà niente, a parte il fatto che sono più vecchio”. La rimonta del Barca non è passata inosservata neanche a New York: “Io sono un esperto. Mi è subito tornato in mente il Deportivo La Coruña (2004, quarti di Champions): col Milan vincemmo a San Siro 4-1, ma poi lì perdemmo 4-0. Botta tremenda. Ma ripenso spesso alla finale di Istanbul 2005: il 3-0 del 1° tempo ribaltato dal Liverpool. Fu un colpo terribile. Ma la rimonta subita dal Psg forse è persino più pesante. Istanbul mi è rimasta dentro. Sono certo che quando il Psg giocherà in Champions non avrà più la stessa sicurezza: difficile scordare ciò che gli è capitato. È dura, vi assicuro”.
Nostalgia dell’Europa: “Mi mancano molto sfide come Juventus-Milan, ma anche quelle di Champions. Sono i match belli da giocare a qualsiasi età. Però nel luglio ’15 ho fatto una scelta e non sono pentito. Quando gli anni passano, devi capire se è arrivato il momento di fare altro. Meglio decidere di andare via quando stai ancora bene, prima che siano gli altri a indicarti la porta. La Juventus continuerà a vincere per un bel po’ di anni: è la società più attrezzata per farlo. Obiettivo con New York? Questo è il 3° torneo e vogliamo progredire. Per esempio vincendo la East Conference (secondi nel 2016, ndr), cercando poi di spingerci più avanti nei playoff (ai quarti nel 2016). La squadra è cresciuta, è ringiovanita: si tratta di alzare il livello. È arrivato l’ex atalantino Maxi Moralez. Ci ho giocato contro molte volte: bravo”.
Mls in crescita: “Ho già notato un miglioramento. Da quanto ho visto nelle amichevoli e nelle prime due giornate, il livello del gioco è salito parecchio. E comunque se ci fosse questo pericolo non ci sarebbero così tanti gruppi pronti a investire milioni per affiliarsi alla Mls. Bisognerebbe togliere le limitazioni che ci sono al mercato. Basta con le 3 eccezioni al Salary Cap, troppo poche per convincere altre star a venire qui: si deve arrivare a un sistema libero, dove si può comprare e vendere senza vincoli. Ora poi c’è pure la concorrenza della Cina. Specie per competere con gli altri tornei, interni ed esteri, si deve eliminare qualsiasi restrizione. È importante che ci sia la voglia di crescere. L’ingaggio di certi tecnici è un passo avanti”.
Il contratto scade a dicembre 2017. In chiusura d’intervista Pirlo parla del suo futuro: “Non ho deciso. Sono concentrato soltanto sul mio lavoro e cerco di farlo al meglio senza pensare al futuro. Dove andrò quando smetto? In Italia“.