Napoli, Sarri: “Rimpianti? Aver perso lo scudetto in albergo. Futuro? Sono innamorato di questa città, comunque finisca questa storia”

“La prestazione di stasera mi ha fatto un piacere enorme. Significa che la squadra ha valori forti. Futuro? La Samp stasera ha fatto una buona partita ma noi abbiamo fatto meglio”. Elude la domanda sul suo futuro così Maurizio Sarri nel post gara di Sampdoria-Napoli, terminata con una vittoria per gli azzurri. Tre punti che però non hanno impedito alla Juve di festeggiare lo scudetto anche con un pareggio a Roma. Una stagione con tanti record, tra cui quello di punti, commentata così da Sarri ai microfoni di SkySport: “Il doppio infortunio di Milik e Ghoulam sono per noi un rimpianto. E’ normale. Ghoulam era in un momento straordinario e Milik poteva farci arrivare arrivare più fresco qualche altro giocatore. Il terzo è che abbiamo perso uno scudetto forse in albergo e ci avrebbe fatto più piacere perderlo in campo. Giocare dopo? Questa storia si può vedere con due filosofie di pensiero diverse: o bisogna essere più forti mentalmente oppure il regolamento deve prevedere qualcosa di diverso”.

“Rosa poco ampia? Abbiamo fatto delle scelte precise, più di cuore che di razionalità e che sono andate dietro al sentimento della città. La città voleva essere competitiva in campionato. Non è che siamo andati incontro ad un’eliminazione in maniera volontaria ma abbiamo fatto scelte indirizzate ad una certa competizione. Futuro? Sì, penso di non smettere quest’anno… (ride, ndr). Io sono innamorato di questa città e questo lo penserò sempre, comunque finisca la storia. Il mio amore per questo popolo non finirà mai”.

In conferenza stampa poi Sarri è anche tornato sui cori di discriminazione territoriale che hanno portato il direttore di gara ad interrompere la partita per qualche minuto: “Giampaolo lo ha definiti sfottò? Se fossi il sindaco di Napoli e avessi i fondi li inviterei (i tifosi) tutti a Napoli due giorni, perché vedrebbero una città bellissima e cambierebbero idea. Poi la tifoseria della Sampdoria è una delle più corrette, certi cori partano dall’ignoranza: intesa come non conoscenza della città”.